Reti bianche a Firenze, la Samp operaia conquista un punto
Umili e compatti, dopo tre mesi d'astinenza lontano da Marassi, i blucerchiati di Di Carlo si riprendono dalla botta post-derby ed escono con uno 0-0 dalla sfida contro la Fiorentina di Mihajlovic.
Firenze, lo sai, in qualche modo l'ha cambiata. Umile e compatta, la Sampdoria si riprende dalla botta post-derby e si tiene stretto il punto conquistato in riva all'Arno. Un punto ampiamente meritato quello strappato alla Fiorentina dell'ex Mihajlovic dopo tre mesi d'astinenza lontano da Marassi; un punto costruito con una prova generosa e operaia, che non cambia di fatto la classifica della banda Di Carlo ma che dà fiducia in vista di due sfide antitetiche tra le mura amiche del "Ferraris": la prima contro l'Inter, la seconda contro il Cesena.
Traffico. All'appuntamento fiorentino il Doria si presenta pieno di assenti e in una veste inedita, in bianco e soprattutto con un granitico 3-5-1-1. Volta, Gastaldello e Martínez compongono il terzetto di difesa, Dessena, Palombo e Koman quello in mediana mentre sulle fasce corrono Mannini e Ziegler; davanti tocca a Guberti sostenere l'unica punta Maccarone. Il primo lampo è viola e firmato Gilardino: dopo 4 minuti il centravanti biellese non inquadra la porta da buona posizione. Il motto per due pericolanti resta lo stesso da quando rotola un pallone: primo non prenderle. E allora nessuno si scandalizza nel vedere sul prato del "Franchi" due squadre chiuse, pochi sbocchi e un traffico congestionato a centrocampo.
Fiammate. Logica conseguenza è il latitare di occasioni da gol degne di questo nome. Tanto per capirci: dalla prima alla seconda passa quasi una mezzora. Al 32' Gastaldello stacca su calcio d'angolo, purtroppo senza la stessa mira di sette giorni fa contro il Bologna. Ma la sveglia per i blucerchiati suona comunque. Mannini sprinta sulla destra, Gamberini chiude. Il momento sembra propizio e la Samp va a fiammate. Dessena spara col sinistro dopo un'insistita azione personale: Gamberini la tocca col piede e vanifica ancora tutto. Lo stesso fa Boruc al 42' sul mancino di Ziegler che si stamperebbe all'incrocio. E il primo tempo si chiude con nulla di fatto.
Errori. Il secondo si apre con una Fiorentina più convinta. All'11 Gilardino gira di testa su cross di Pasqual. Capitan Palombo risponde subito sfruttando una disattenzione della difesa di casa ma il suo destro a giro non spaventa Boruc che era uscito per farfalle. Intanto esce Marchionni ed entra Ljajic poco prima che Mannini impegni il portiere polacco un mancino a tradimento. La fase centrale è ricca di errori, sbaglia una e sbaglia pure l'altra. Così Di Carlo e il collega richiamano Marchionni e Guberti e, malgrado le precarie condizioni, lanciano Vargas e Biabiany. Che al 33', in contropiede, ha la palla del vantaggio: Martínez e Palombo intercettano in tandem a metà-campo, Big Mac scatta e la dà filtrante a Joe, il cui destro finisce sul fondo la sua corsa.
Bene. Gamberini svetta al minuto 35, Mannini spreca con un tiraccio al 37 e Laczkó fa il suo debutto in Italia sostituendo il connazionale Koman al 39. Le lancette girano, le retroguardie regnano – su tutti un gigantesco Martínez -, nessuno segna. Nella mischia va anche Zaza per uno stremato Maccarone e Rizzoli dice che va bene così. La Fiesole fischia, il settore ospiti applaude. A quota 31, la canzone blucerchiata di questo campionato uggioso come il cielo in viale Manfredo Fanti si fa un po' meno triste di quella di Ivan Graziani.
Fiorentina 0
Sampdoria 0
Fiorentina (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Donadel, Montolivo (30' s.t. Vargas); Marchionni (15' s.t. Ljajic), Gilardino, Mutu. A disposizione: Neto, Babacar, D'Agostino, Comotto, Camporese. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Sampdoria (3-5-1-1): Curci; Volta, Gastaldello, Martínez; Mannini, Dessena, Palombo, Koman (40' s.t. Laczkó), Ziegler; Guberti (24' s.t. Biabiany); Maccarone (45' s.t. Zaza). A disposizione: Da Costa, Lucchini, Poli, Padalino. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Assistenti: R. Bianchi di Lucca e Vuoto di Livorno.
Quarto ufficiale: Tozzi di Ostia Lido.
Note: ammoniti all'11' p.t. Koman, al 13' s.t. Volta e al 23' s.t. Montolivo per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e 4' s.t.; abbonati 16.077, paganti 5.646; terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, fasi di gioco in mediana: il doriano Koman prova a fermare il viola Behrami.