Primavera: Testardi non basta, il derby va al Genoa
Le reti di Boakye nel primo tempo e di Doninelli a inizio ripresa regalano ai rossoblù la vittoria della stracittadina. Il Doria accorcia con un rigore del centravanti, ma alla fine il risultato rimane 2-1.
Il cuore non basta. Sotto la pioggia, ma anche sotto il sole visto il tempo ballerino sopra l'"Hans Christian Andersen" di Sestri Levante, la Sampdoria Primavera perde il derby contro il Genoa, ma senza avere nulla da rimproverarsi perché ci ha provato fino in fondo, uscendo a testa altissima da un incontro rimasto in discussione fino all'ultimo secondo. Forza dei rossoblù, sfortuna e decisioni arbitrali dubbie condannano quindi i ragazzi allenati da mister Bruni ad una sconfitta immeritata per la mole di occasioni costruite. Tuttavia non c'è tempo per intristirsi: bisogna immediatamente voltare pagina perché c'è una rincorsa ai play-off da continuare e già da lunedì si inizierà a preparare la prossima trasferta a Bologna.
Avvio. Di timore reverenziale non ce n'è. Il Doria affronta il Grifone capoclassifica con coraggio, con quel coraggio che è tanto importante mettere nelle stracittadine. Orfani degli acciaccati Krsticic, Martella e Martinelli, ma con un ritrovato Sampietro in versione play-maker, i doriani si presentano al derby con la coppia d'attacco Zaza-Testardi, due arieti per sfondare il muro rossoblù. Non è un caso che la prima occasione sia proprio del romano, che per poco non sfrutta un errore in uscita del portiere genoano Perin. I blucerchiati hanno buon gioco e la differenza di punti non sembra vedersi: sugli sviluppi del primo corner, Cancellotti fa partire un gran tiro, a cui Perin risponde coi pugni.
Svantaggio. Se il Genoa è primo nel Girone A, però, un motivo c'è. E alla prima occasione colpisce. Doninelli si inventa una palla al bacio per Boakye; il ghanese forse parte in fuorigioco e, dopo il mezzo miracolo di Tozzo sul suo primo tiro, deposita in rete. Obiang e compagni perdono subito Cancellotti per infortunio, ma provano comunque la reazione. Che arriva soprattutto tramite lanci lunghi: prima un destro di Muratore trova il corpo di Carlini, poi un preciso cross di Celjak non trova di poco né Zaza né Testardi. In particolare quest'ultimo è molto nervoso e, sul finire di tempo, sotto la pioggia battente, rimedia l'ammonizione.
Ripresa. Il secondo tempo inizia male per i colori doriani, perché al 4' il Genoa raddoppia con Doninelli, bravo a ribattere in tap-in dopo la prima parata di Tozzo. Nel vocabolario di Bruni la parola "resa" è però assente e il tecnico livornese si gioca tutto buttando dentro D'Agostino. Con maggiore fantasia davanti, la Samp si rende pericolosa e al 12' Testardi, beccato dal pubblico rossoblù, si conquista il rigore che lui stesso trasforma per il 2-1, proprio un istante prima di essere sostituito al posto di Icardi. Obiang guida la squadra alla ricerca del pari e a momenti lo trova lui stesso con un bolide di destro, che trova sulla sua strada il corpo di De Bode.
Assedio. Poco dopo Perin è bravo a deviare il calcio di punizione di Zaza in calcio d'angolo. La Sampdoria fa infatti incetta di tiri dalla bandierina, ma non riesce a sfondare. È anzi il Genoa a sfiorare il colpo del k.o. con Boakye, che davanti a Tozzo tenta un pallonetto che si chiude sul fondo. Sull'ennesimo angolo conquistato dai doriani, Perin si supera ancora distendensosi in tuffo e salvando i suoi dal pari. Il Doria ci crede fino alla fine: nel recupero Zaza sulla destra si incunea nell'area genoana e serve Obiang, ma il piatto dello spagnolo trova la deviazione di un difensore. È l'atto finale dell'assedio blucerchiato, perché i rivali resistono fino alla fine.
Sampdoria 1
Genoa 2
Reti: 21' p.t. Boakye, 4' s.t. Doninelli, 13' s.t. rig. Testardi.
Sampdoria (4-4-2): Tozzo; Celjak, Masi, Patacchiola, Cancellotti (23' p.t. Grieco); Rizzo, Sampietro, Obiang, Muratore (s.t. 5' D'Agostino); Zaza, Testardi (14' s.t. Icardi). A disposizione: Negretti, Lamorte, Baudo, Beretta. Allenatore: Luciano Bruni.
Genoa (3-4-3): Perin; Bertoncini, De Bode, Polenta; Carlini, Molinelli, Doninelli, Alhassan; Jelenic (34' s.t. Bani), Longo (12' s.t. Miracoli), Boakye. A disposizione: Lagomarsini, Bettati, Guarco, Candia, Piras. Allenatore: Sidio Corradi.
Arbitro: Mangialardi di Pistoia.
Assistenti: Sani e Pignone di Empoli.
Note: espulsi al 43' s.t. Juric e a fine gara Zaza per comportamento non regolamentare; ammoniti al 16' p.t. Longo, al 33' p.t. Sampietro e al 21' s.t. Patacchiola per gioco scorretto, al 42' p.t. Testardi, al 32' s.t. Perin e al 36' s.t. Polenta per comportamento non regolamentare; recupero 1' p.t e 5' s.t.; spettatori 1000 circa; terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, Zaza si difende da Polenta.