La Primavera regge un’ora, poi la Fiorentina dilaga
Il poker dei campioncini gigliato regala ai Viola una sonora
vittoria che lascia alla Sampdoria l'amaro in bocca e una classifica ora
davvero complicata.
Ci voleva un'impresa, ma l'impresa non si è concretizzata. Orfana di Zaza squalificato e contro una Fiorentina fresca vincitrice della Coppa Italia, la Primavera blucerchiata gioca alla pari per quasi un'ora, ma poi nel giro di minuto subisce due gol in fotocopia che tingono di viola la sfida, perché i gigliati nel finale segnano ancora due reti e rendono tremendamente difficile la rincorsa blucerchiata ai play-off. La classifica non è affatto semplice adesso per i ragazzi di Bruni, che escono nuovamente sconfitti all'"Andersen" dai colpi dei più quotati avversari. E se si pensa che il prossimo appuntamento è in casa della Juventus, la sensazione che ci voglia un autentico miracolo.
Equilibrio. E pensare che a partire forte è proprio il Doria, che nei primi 12 minuti sfiora per due volte il bersaglio grosso, incappando però nella bravura del portiere viola Seculin, che prima si distende bene sul diagonale di Rossi, poi fa lo stesso sulla conclusione di Icardi servito da Rizzo. Smaltita la paura, la Fiorentina prende campo e argina meglio le sortite blucerchiate. Il pressing dei ragazzi di Buso complica la vita al Doria, che al 25' rischia lo svantaggio: Agyei lancia Iemmello a tu per tu con Tozzo, che è bravissimo ad arpionargli la sfera in uscita bassa.
Parate. Per la Sampdoria una vittoria sarebbe fondamentale, ma i gigliati dall'altra parte concedono pochissimo e anzi là davanti vanno molto vicini a colpire: Carraro su punizione pesca Iemmello in piena area, ma Tozzo dice ancora di no. Anche la ripresa si apre con un duello a distanza tra i rispettivi portieri: se l'estremo doriano devia in corner una punizione di Carraro, Seculin risponde bloccando in due tempi un bolide di Icardi. L'argentino al 7' ci riprova con un sinistro veleonoso, ma quando tutto sembra fatto, il pallone sbatte contro il palo.
Legge. Gol sfiorato, gol subito. Il calcio è anche questo. E la Fiorentina nel giro di 40 secondi fa sua la gara. Acosty in velocità grazia i blucerchiati colpendo l'esterno della rete, ma Seferovic non è altrettanto generoso e dopo aver bruciato Masi e Patacchiola, in pallonetto supera Tozzo. La Samp accusa il colpo e l'azione dopo capitola ancora: stavolta il colpo sotto è di Iemmello, che fa 2-0 e nello slancio colpisce anche l'estremo difensore doriano, costretto a uscire dal campo rilevato da Negretti. Negli ultimi minuti ancora Iemmello di testa e Carraro su rigore portano a quattro le reti viola, ma la partita – quella che ora complica a dismisura i giochi doriani per i play-off – era ormai chiusa.
Sampdoria 0
Fiorentina 4
Reti: 11' s.t. Seferovic; 12' s.t. e 40' s.t. Iemmello, 46' s.t. Carraro (rig.).
Sampdoria (4-3-1-2): Tozzo (14' s.t. Negretti); Celjak, Patacchiola, Masi, Martella (1' s.t. Rolando); Rizzo, Krsticic, Martinelli (25' s.t. Grieco); Rossi, Icardi. A disposizione: Lamorte, Blondett, Baudo, Galuppini. Allenatore: Luciano Bruni.
Fiorentina (4-3-3): Seculin; Piccini, Fatticcioni, Camporese, Bagnai; Carraro, Taddei (42' s.t. Rosaia), Agyei; Iemmello (42' s.t. Grifoni), Seferovic, Acosty (23' s.t. Matos). A disposizione: Miranda, Alan, Panatti. Allenatore: Renato Buso.
Arbitro: Penno di Nichelino.
Assistenti: Carovigno di Potenza e Crimaldi di Brà.
Note: recupero 1' p.t. e 3' s.t.; spettatori 150 circa; terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, la delusione di Rizzo e compagni: i play-off si allontanano.