Angelo Palombo ai ragazzi: «La Samp non è morta»
Il capitano blucerchiato all’Istituto "Gobetti" al fianco dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica: «Si può sbagliare nella vita ma si deve sapere che c’è sempre tempo per risollevarsi».
«È bello sapere di essere un esempio per i ragazzi, non soltanto in campo, ma nella vita di tutti i giorni, a livello di atteggiamento, educazione e serietà». Angelo Palombo un esempio lo è per davvero. Per conferme chiedere agli alunni e – soprattutto – alle alunne dell’Istituto "Gobetti" di Sampierdarena, che questa mattina hanno preso parte alla tappa genovese di "Non fare autogol", il progetto nazionale portato avanti dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Tema dell’incontro le dipendenze da alcol e fumo per raccontare come il loro uso e abuso costituisca uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di tumori.
Esempio. «Si tratta di un’iniziativa importante – ha spiegato il capitano blucerchiato agli studenti del liceo -, poter aiutare i giovani a crescere in maniera migliore per me è motivo d’orgoglio. Noi calciatori siamo visti come esempi o come punti di riferimento ed è giusto che ci tuffiamo in queste realtà: a volte siamo visti come idoli e se diciamo qualcosa noi magari viene preso maggiormente in considerazione».
Lottare. Poi, il discorso scivola sulla situazione doriana. «I momenti difficili – dice Angelo – si affrontano cercando di viverli in maniera positiva e cercando di fare il massimo in campo negli allenamenti e nelle partite. Siamo in un momento brutto, io cerco di prendermi le mie responsabilità, non ci si deve abbattere altrimenti si fa ancora peggio. La Sampdoria non si merita questo, si merita di sudare la maglia e di lottare fino alla morte».
Risollevarsi. «Se io fossi abbattuto e rassegnato alla Serie B – conclude -, tutta la squadra verrebbe dietro di me e allora sarebbe meglio andare già in vacanza. Visto che sono il capitano e il gruppo fa riferimento a me, cerco di trainare il miei compagni, di far capire loro che la Samp non è morta e si può risollevare, anche perché mancano ancora sei partite. Questo discorso può valere anche per i ragazzi: si può sbagliare nella vita ma si deve sapere che c’è sempre tempo per risollevarsi».
Nella foto, Angelo Palombo parla ai ragazzi dell'Istituto "Gobetti" di Sampierdarena.