Invernizzi: «Dai Samp, ce la possiamo ancora fare»
Il mediano dello Scudetto, fresco di promozione in Serie D col Bogliasco, sprona i blucerchiati in vista del derby e del rush finale: «Bisogna stare uniti, compatti e cercare di fare più punti possibili in queste ultime tre partite».
Non avrà il sapore di uno Scudetto o di una Coppa delle Coppe, ma vincere non è mai impresa da poco, in qualsiasi categoria. Dal campo alla panchina Gianni Invernizzi l'abitudine non l'ha ancora persa. Con una giornata d'anticipo sul gong del campionato d'Eccellenza ligure, il suo Bogliasco ha conquistato la matematica – e storica – promozione in Serie D. Ventinove anni dopo l'ultima volta. «Abbiamo vissuto un anno bellissimo – dice il mister dei biancocelesti e indimenticato ex mediano blucerchiato -. Eravamo partiti con buoni propositi e con l'idea di fare bene e alla fine abbiamo fatto benissimo. È stata una stagione memorabile, abbiamo vinto la Coppa Italia, ma il girone di ritorno in campionato in particolare è stata un'autentica cavalcata: abbiamo vinto 13 partite su 14, mangiando punti su punti alla Cairese, nostra diretta concorrente, fino al trionfo di domenica scorsa».
Un trionfo targato Invernizzi…
«I meriti di questo traguardo vanno condivisi tra tutte le componenti. Io posso soltanto ringraziare il presidente Perpignano e tutta la società, il direttore generale, il direttore sportivo, persone preparate e competenti. E poi ho potuto lavorare con un gruppo di ragazzi formidabile, con una professionalità fuori dal comune».
Dal tuo entusiasmo bogliaschino alle speranze da tifoso doriano. Come vedi la Samp in questa rincorsa per evitare la retrocessione?
«La Samp, purtroppo, si è ritrovata invischiata in una situazione brutta e del tutto inaspettata. Io credo che comunque ci siano ancora buone possibilità di salvezza e che ce la possiamo fare. Bisogna stare uniti, compatti e ovviamente cercare di fare più punti possibili in queste ultime tre partite, già a partire da quella di domenica sera che sarà decisiva».
Il derby della Lanterna. Non bisogna aggiungere altro.
«Io ne ho giocati parecchi, almeno una decina tra campionato e Coppa Italia. Il derby è qualcosa di unico, dà emozioni e sensazioni indescrivibili, i tifosi, quello stadio… È una partita in cui a volte scendi in campo per vincere e altre volte per non perdere; una partita che però sfugge a ogni pronostico, perché imprevedibile e perché molto spesso succede che i ruoli si invertono e si ribalta tutto».
Che ne pensi del battage mediatico attorno a questa sfida?
«Non credo alle voci di torte o di solidarietà da parte dei cugini, assolutamente. Il Genoa vorrà vincere per affossare i rivali e per dare una gioia ai propri tifosi. Mi auguro che dal canto suo la Sampdoria, che invece giocherà soprattutto per non perdere, faccia una partita attenta e concentrata e che alla fine le maggiori motivazioni blucerchiate possano avere la meglio su quelle rossoblù».
Dove lo vedi il futuro di mister Invernizzi?
«Il mio futuro lo vedo qui. La Serie D sarà una realtà praticamente nuova per Bogliasco e anche per il sottoscritto. Siamo curiosi e entusiasti di confrontarci anche a quei livelli, con l'intenzione di disputare un campionato tranquillo e di consolidamento».
E il futuro della Sampdoria?
«Intanto pensiamo al presente e alla stracittadina di domenica sera. Al peggio non voglio nemmeno pensare. Tra tre settimane mi piacerebbe festeggiare il ventesimo anniversario dello Scudetto e, insieme, la permanenza in Serie A. Sarebbe proprio una bella cosa».
Nella foto, Gianni Invernizzi in azione con la maglia blucerchiata, stagione 1990/91.