Beffa al fotofinish: Boselli al 96′ regala il derby al Genoa
Un gol dell'argentino a tempo scaduto complica i piani-salvezza della Samp, che al vantaggio rossoblù di Floro Flores alla fine della prima frazione aveva risposto con Pozzi a metà ripresa.
Lo spettro di Rosenberg colpisce ancora. Ci sono annate che nascono così, sotto una cattiva stella. E non le raddrizzi. Ci metti del tuo d'accordo, ma se il resto ti gira tutto storto allora capisci che devi fartene una ragione. Con rabbia e con tristezza. Forse con l'illusione di potercela ancora fare. Intanto centrando tre punti col Palermo, poi – con l'orecchio e un pezzo di cuore a Bari – si vedrà. Stasera a Marassi il cuore ce l'hanno fatto saltare in aria. Correva il minuto 96. E Mauro Boselli, l'ennesimo carneade venuto chissà da dove, ci ha squarciato la tela di un punto meritato e forse stretto. Un punto che non avrebbe cambiato di troppo le cose – saresti comunque rimasto dietro al Lecce vincente col Napoli -, ma uscire con un pareggio dalla stracittadina della Lanterna numero 104 – visti i recenti precedenti – schifo non avrebbe fatto di sicuro, anche e soprattutto per il morale.
Intensità. Senza Curci e Gastaldello – entrambi in panchina – l'avvio del Doria conforta. Su cross di Biabiany, Pozzi la impatta con la fronte, alta. Gioco maschio, scaramuccia subito facile: è derby vero. Il primo ammonito sul taccuino di Tagliavento è Criscito. Al 10' Palombo spara la botta senza pensarci su. Dall'altra parte fa lo stesso Floro Flores, Da Costa si allunga e controlla. Mannini spaventa Eduardo di testa al 22'; ancora Floro Flores mette i brividi alla Sud tre minuti più tardi: il rimpallo sfiora il palo a Da Costa battuto. L'intensità non manca, in campo nessun si risparmia. Lo spettacolo però è altra cosa. La Samp attacca, ci crede, sa che deve vincere. Biabiany sembra in serata e crea scompiglio tra Dainelli e Kaladze.
Nero. Ma, come da copione di un'annata nera, segnano gli altri, proprio sul gong della prima frazione. Corner di Milanetto, sponda di Palacio, Floro Flores sbuca sul secondo palo e porta avanti i rossoblù. È l'episodio che stronca le motivazioni doriane proprio nel momento migliore dei blucerchiati. Rialzarsi, ora, diventa dura. Soprattutto se i contropiedi concessi da Mesto e soci a inizio ripresa non riesci a sfruttarli a dovere. La salvezza passa per forza da qui, bisogna osare. Cavasin toglie Laczkó e mette Guberti. L'esterno sardo trova al 18' la testa di Biabiany, che a sua volta non trova lo specchio della porta.
Jolly. La porta la trova il capitano. Minuto 22: Palombo spara, Eduardo la combina grossa e Pozzi, col ginocchio, la butta dentro. Si può e si deva ancora sperare. Poli rileva Tissone, Maccarone il bomber stremato. Gastaldello è un allenatore aggiunto, il pubblico genoano invita i suoi a dare di più, quello blucerchiato non molla l'ascia di guerra e prova a spingere la squadra all'impresa a maggior ragione dopo il rosso a Mesto in uno dei tanti parapiglia. Nel finale Ballardini si gioca la carta argentina Boselli, un jolly al fotofinish, all'ultimo respiro. Gol bello – per loro, ovvio – e letale. Non siamo ancora morti, ma ci siamo terribilmente vicino.
Genoa 2
Sampdoria 1
Reti: 46' p.t. Floro Flores, 22' s.t. Pozzi, 51' s.t. Boselli.
Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Rafinha (29' s.t. Antonelli), Kucka (47' s.t. Konko), Milanetto, Rossi; Palacio, Floro Flores (37' s.t. Boselli). A disposizione: Scarpi, Destro, Veloso, Paloschi. Allenatore: Davide Ballardini.
Sampdoria (4-4-2): Da Costa; Zauri, Volta, Lucchini, Ziegler; Mannini, Palombo, Tissone (24' s.t. Poli), Laczkó (11' s.t. Guberti); Biabiany, Pozzi. A disposizione: Curci, Dessena, Gastaldello, Macheda. Allenatore: Alberto Cavasin.
Arbitro: Tagliavento di Terni.
Assistenti: Copelli di Mantova e Rossomando di Salerno.
Quarto ufficiale: Gava di Conegliano.
Note: espulso al 45' s.t. Mesto per doppia ammonizione, ammoniti al 6' p.t. Criscito, al 41' p.t. Rossi, al 46' p.t. Floro Flores, al 14' s.t. Mannini, al 45' s.t. Ziegler, 51' s.t. Boselli per comportamento non regolamentare, al 33' p.t. Tissone, al 7' s.t. Mesto, al 27' s.t. Milanetto per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 6' s.t.; abbonati 13.828, paganti 15.636; terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, Reto Ziegler prova a tenere a bada il rossoblù Palacio.