Andrea Rispoli, la “Ruspa” di Cava de’ Tirreni
Dal Salento via Parma il giovane esterno destro classe 1988 e conterraneo di Fausto Salsano arriva in blucerchiato per riprendersi la Serie A.
Leggi Cava de' Tirreni e, alla Sampdoria, pensi a Salsanin. Pensi a un folletto dagli occhi vispi e i riccioli neri, al suo tocco mancino, al suo dinamismo inconfondibile; pensi al gol-capolavoro in finale di Coppa Italia contro il Toro, al palo che diede il via alla festa di Göteborg o al rigore rossocerchiato di Oporto. Da oggi però, tra la città salernitana e il Doria spunta un'altra associazione di idee: Andrea Rispoli, Ruspa per amici e tifosi, l'antitesi del suo conterraneo. Tra il nuovo acquisto e Fausto Salsano ballano ventisei primavere e venti centimetri tondi tondi. Terzino l'uno, fantasista l'altro; destro l'uno, sinistro l'altro. Ma la città d'origine è la stessa. E poi la stessa dedizione, la stessa propensione alla corsa e al sacrificio, pure lo stesso vizietto del gol. Se di Salsanin sappiamo tutto, del neoblucerchiato in arrivo – in prestito – dal Salento via Parma vale la pena di scoprire qualcosa di più.
Ruspa. Da metelliano Rispoli nasce il 29 settembre 1988, un anno esatto prima di un altro Andrea sampdoriano, Poli, già suo compagno nell'Under 21 di Casiraghi. Perché Ruspa? È alto un metro e 87, è forte, tenace e grintoso; un esterno difensivo dotato di resistenza e agilità. Ama definirsi uomo di fascia, meglio destra ma all'occorrenza anche sinistra, che da ragazzino, nelle giovanili dell'Alba Cavese e della Salernitana, faceva l'attaccante e che di segnare non ha perso l'abitudine: in 81 partite ufficiali tra club e nazionali ha finora gonfiato la rete in 10 occasioni, mica male per uno che i gol, anziché farli, dovrebbe evitare di farli fare.
Scalata. Quando sbarca nel settore giovanile del Brescia, Andrea ha soltanto sedici anni. Prima di emigrare al Nord, papà Valerio e mamma Lisa gli strappano una promessa: per mantenerti gli studi lavora nella pizzeria dello zio, perché non è detto che il tuo sogno si realizzi. Verso il professionismo la strada è in effetti lunga e in salita, ma il piccolo grande cavese ci mette anema e core e con la maglia dalla V bianca comincia la scalata. Nemmeno ventenne, il 3 maggio 2008 Cosmi gli concede il debutto in prima squadra a Modena; meno di un mese dopo, il 1° giugno, il ragazzo col 33 dietro la schiena timbra ad Avellino.
Lancio. Via Cosmi, nella B 2008/09 Sonetti lo prova centrale in coppia con Martínez, un esperimento interessante che però viene abbandonato: pur prestante e forte di testa, Rispoli rende meglio laterale. Ed è lì, terzino destro di una difesa a quattro, che il tecnico di Piombino lo lancia definitivamente nella seconda parte di stagione, conclusa tristemente in finale playoff contro il Livorno ma con 24 presenze e 3 reti all'attivo. Un exploit che gli vale la prima da azzurrino il 12 agosto 2009, condita – tanto per cambiare – da un golletto alla Russia.
Sogno. A proposito di gol e non solo, il crescendo complessivo, fisico, tecnico e caratteriale, si registra nel 2009/10. Andrea fa fede al suo soprannome, lotta, corre, segna – ben 5 gol, di cui 3 consecutivi – e a gennaio metà del suo cartellino viene acquistata dal Parma. I ducali gli consentono di godersi la meritata promozione con il Brescia di Iachini – nel 3-5-2 lui fa l'esterno destro – per poi portarlo in Emilia per il ritiro estivo 2010. Con Guidolin però non scatta il feeling e, appurata la concorrenza, Rispoli sceglie il Lecce. In giallorosso debutta a Palermo il 22 settembre scorso, colleziona 13 gettoni e, soprattutto, realizza il sogno di una vita: giocare in Serie A, la categoria che Ruspa di Cava de' Tirreni vuole riprendersi a tutti i costi col blucerchiato addosso.
Andrea Rispoli: la scheda
Luogo e data di nascita: Cava de' Tirreni (Salerno), 29/09/1988
Altezza: cm 187
Peso: kg 78
Ruolo: difensore
Nella foto Pegaso, Andrea Rispoli in azione con la maglia del Lecce.