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Maccarone: «Voglio dimostrare a tutti quel che valgo»

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Maccarone: «Voglio dimostrare a tutti quel che valgo»

Big Mac si scusa e riparte: «Capisco la gente, ho fatto i quattro mesi più brutti da quando gioco a pallone. Quest’anno farò parlare il campo. Atzori? Lo conosco da una vita, sa farti divertire».

21_maccarone«Il rigore segnato in amichevole? Durante la carriera è normale sbagliarne, sinceramente ieri non ho pensato a quello col Parma». Meglio voltare pagina, anzi. Fondamentale voltarla e puntare dritti al domani. Una tripletta ai Monti Pallidi, un colpo di spugna. La fame, la voglia matta di ricominciare a fare il suo mestiere: fare i gol, come sempre del resto. Massimo Maccarone non ha altro in mente. «Giusto non dimenticare il passato – racconta da Moena -, ma è anche giusto pensare al presente e al futuro. Il nostro futuro deve essere riportare la Sampdoria in Serie A e costruire una grande Sampdoria. E in questo senso l’atteggiamento di ieri da parte dei nostri tifosi mi è piaciuto molto perché il loro aiuto, da qui al prossimo maggio, sarà fondamentale».

Scuse. «So di non aver fatto bene e mi dispiace molto – ammette Big Mac con la massima sincerità -. Capisco la gente e infatti riparto chiedendo scusa alla maggior parte dei tifosi perché credo che le colpe siano di tutti, anche mie. Io ho fatto i quattro mesi più brutti da quando gioco a pallone. Fisicamente e soprattutto mentalmente ho avuto molti problemi: non c’ero con la testa e sono stato frenato finendo col fare prestazioni non di livello. Ora sono qui e sono contento, avevo la possibilità di andare altrove e restare in Serie A, ma ho voluto rimanere perché mi dispiaceva andar via da una grandissima piazza come la Sampdoria senza aver dimostrato il mio valore».

Campo.
«Sono un ragazzo molto riservato, non parlo tanto e mi piace molto far parlare il campo – prosegue il centravanti -. L’anno scorso l’ho fatto poco, sono sicuro che lo farò da qui alla fine della stagione. Da quando gioco non mi sono mai lasciato male con nessuna tifoseria, tutti avevano sempre apprezzato il mio impegno. Ma il calcio a volte è strano e lo sappiamo tutti: a gennaio mi volevano in tanti e nel giro di pochi mesi sono stato criticato come se non fossi buono nemmeno per la B. Sono cose che possono far male, per questo voglio dimostrare a tutti quel che valgo».

Compagni. «Non credo nei singoli – spiega -, credo nel gruppo, e nei leader: in squadra ne abbiamo tanti, come Accardi e Palombo, due che ammiro molto. E poi abbiamo ragazzi interessanti come Koman, che l’anno scorso ha avuto poco spazio, o come i due nuovi attaccanti Piovaccari e Bertani. Federico viene da una stagione memorabile, è stato capocannoniere e i gol li sa fare; Cristian lo conosco meglio perché seguivo il Novara, ha molte qualità ed è un peccato che sia arrivato tardi su questi palcoscenici. Entrambi si sono inseriti subito bene, sono ragazzi umili con molta voglia di mettersi in mostra perché per loro la Samp è una grandissima opportunità».

Mister. «Atzori lo conosco da una vita – conclude Maccarone -. L’ultimo campionato di B che ho giocato l’ho vinto a Empoli nel 2001/02, con Baldini in panchina e lui e Giampieretti come compagni. Il mister è una gran persona, abbiamo sempre mantenuto un buon rapporto in questi anni. Era allenatore già da giocatore, si vedeva che era predestinato per questa carriera. Ci sta dando delle regole che possono far crescere il gruppo, tatticamente invece lo scoprirete più avanti ma sa impostare la squadra e, soprattutto, sa farti divertire».

Nella foto Pegaso, Massimo Maccarone che riparte in maglia blucerchiata.

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