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Sergente Atzori: «Qui le regole le faccio io»

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Sergente Atzori: «Qui le regole le faccio io»

Il mister blucerchiato detta le condizioni e fa il punto dopo i primi giorni di lavoro: «Il gruppo è già ottimo. La società è attiva su un difensore centrale. Il portiere? Ne abbiamo quattro e li valuteremo».

22_atzori Non li chiamerà luridissimi vermi, non li costringerà ad amare il proprio fucile né affibbierà loro ignobili nomignoli. Gianluca Atzori non è il Sergente Maggiore Hartman di Full Metal Jacket. Nei suoi primi otto giorni di lavoro alla Sampdoria lo abbiamo visto dialogare, ridere e scherzare. È giovane e preparato, cordiale e disponibile. Ma dalla sua nutrita truppa blucerchiata riesce ugualmente a farsi rispettare. «Gli stessi atteggiamenti dell’anno scorso – sentenzia il mister dalla sala stampa del "Benatti" – molto probabilmente porteranno agli stessi risultati. Questo l’ho ripetuto spesso ai miei ragazzi, che perciò sono chiamati a generare in loro stessi un cambiamento. Tutte le cattive abitudini che hanno avuto in passato non mi interessano più. Qui le regole le faccio io, la testa che decide è una ed è la mia. Loro quando vengono qui dentro fanno quello che dico io. Detto questo, serve equilibrio: quando ci sarà da usare il bastone lo userò senza problemi e quando servirà darò anche una pacca sulla spalla».

Condizione. Dettate le condizioni, si passa oltre, alla condizione, e a un’annata che si preannuncia intensa e impegnativa. «Un campionato di Serie B lungo 42 partite deve essere per forza accompagnato da una buona condizione atletica – spiega l’uomo di Collepardo, rispetto ai pesanti carichi di lavoro con cui, insieme al suo staff, sta torchiando i propri effettivi -. Noi qui a Moena stiamo gettando le basi per averla. Il lavoro per me è importante e questa stagione lo è altrettanto. Abbiamo delle responsabilità e dobbiamo prepararci per prendercene carico: non possiamo arrivare ai playoff, dobbiamo assolutamente tornare in Serie A da primi o secondi».

Lacuna. «Questo è già di per sé un ottimo gruppo – prosegue Atzori -, formato da calciatori di quantità e qualità, caratteristiche che servono entrambe nel campionato che andremo ad affrontare. Sono contento di come stiamo lavorando. Manca qualcosa? La società è attiva e lo è sicuramente a livello di difensori centrali. Ne abbiamo parlato spesso col direttore e lui è consapevole che numericamente siamo in pochi. Senza nessuna fretta sceglieremo il giocatore ideale che possa colmare questa lacuna».

Portiere. Capitolo estremo difensore. Altra zona chiave del campo, altra carenza? «In ritiro con noi abbiamo quattro portieri che si stanno allenando in maniera eccellente – taglia corto Atzori -. La società conosce perfettamente l’importanza che ha quel ruolo. Una volta valutati i ragazzi che abbiamo a disposizione, faremo un punto della situazione per valutare l’ipotesi di andare alla ricerca di un primo portiere».

Nella foto Pegaso, mister Gianluca Atzori al lavoro a Moena.

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