Luci, ombre e supplementari: la Samp avanza in Coppa
Con l'Alessandria finisce 3-2. Botta e risposta Maccarone-Simeoni, Accardi illude, Martini pareggia nel recupero ma un capolavoro di Sammarco nell'extratime manda i blucerchiati al terzo turno.
Centoventi lunghissimi minuti a Ferragosto ce li saremmo evitati tutti. O forse no. La voglia di Sampdoria è talmente tanta che anche due tempi supplementari contro un'avversaria che l'anno prossimo farà la Seconda Divisione (la vecchia C2) sono calzati a pennello per tornare a gustarsi Marassi, il suo calore, i suoi colori nella sua interezza. E pazienza se la sofferenza per gli oltre 12.000 spettatori paganti resta in linea col recente passato. Luci e ombre, ma alla fine – ore 23.16, per la precisione – si può tornare a sorridere. I blucerchiati di Gianluca Atzori battono per 3-2 l'Alessandria di Alessio De Petrillo, superano il secondo turno eliminatorio di TIM Cup e accedono al terzo, dove affronteranno l'Empoli che ha liquidato il Piacenza per 4-1.
Avanti. Capitano a parte, il Doria è lo stesso del test con l'Acqui. Il mister sceglie ancora il 3-4-3, dove Costa fa il suo debutto da regista arretrato e Semioli rivede la luce di una partita ufficiale dopo 300 giorni d'esilio dai campi che contano. Padalino si riprende la fascia destra titolare e va sul fondo al 7', Bertani – freccia alla destra del tridente – prova invano a metterci lo zampino. Maccarone si presenta ispirato e ispira a sua volta al 12', il portiere ospite Servili anticipa Poli. Non può nulla, qualche istante più tardi: Padalino centra sul primo palo proprio per Big Mac, piatto destro e 1-0. L'indice va al cielo per il papà da poco scomparso, commozione. La Sud esplode per la prima volta e applaude, sincera.
Mira. Svelta, pulita, senza fronzoli. La Samp fa la partita, l'Alessandria la aspetta, latitando dalle parti di Rossini – tignoso il giusto, sempre pronto a ripartire – e compagni. Compagni che là davanti sembrano divertirsi. Al 24' Bertani viaggia in contropiede ma porta troppo palla, Poli pesca Maccarone libero sulla sinistra, destro, Servili chiude in angolo. Il numero 32 è certamente il nemico pubblico della difesa grigia: in due occasioni (26' e 33') se lo perdono in mezzo all'area, Big Mac stacca senza però centrare la porta. Stessa sorte per un gran destro volante di Semioli al 37': eccellente l'esecuzione, la mira da rivedere di qualche centimetro.
Pari. I grigi tornano dal tunnel col dodicesimo De Marco tra i pali e più aggressivi rispetto al primo tempo. A farne le spese in avvio di ripresa le caviglie di Semioli, toccato duro da Ciancio prima (ammonito) e da Simeoni, colui che al 10' si prende la gloria di trafiggere il Doria sotto la Sud. Traversone di Ciancio, testa del numero 7 spezzino e Da Costa è battuto. Alla prima dormita, l'Alessandria coglie il pari. Lezione da imparare, e pure in fretta. Così Atzori decide di cambiare: fuori Semioli e Maccarone, dentro Sammarco e Pozzi. I neoentrati scambiano subito in velocità, Bertani dovrebbe solo appoggiarla dentro, ma perde l'attimo e non lo fa.
Illusione. Il calo della Samp c'è e si vede. Forse più mentale che fisico. Manca il piglio, manca la sicurezza della prima frazione. E i grigi ci credono. Al 26' Martini fa vedere che sull'A26 i piemontesi vogliono tornarci in festa: il suo missile dai 20 metri sorvola la traversa. Sulla sponda opposta, Pozzi lo imita poco dopo la mezzora. L'esito è da dimenticare. Al 35' Atzori si gioca l'ultima sostituzione scegliendo Obiang (per Poli) e viene premiato su calcio piazzato. Se lo conquista l'inesauribile Padalino. Palombo mette in mezzo dalla destra, Pozzi raccoglie e spara col destro, De Marco non trattiene. Accardi si trova proprio lì e non può sbagliare.
Sollievo. È il gol-qualificazione? Manco per idea perché al primo di recupero Martini brucia la retroguardia doriana, entra nella storia alessandrina e regala alla contesa un'altra inattesa mezzora di vita. Capitan Palombo tenta immediatamente di dirimere la questione ma su punizione becca la parte alta della traversa. Sammarco, invece, la becca benissimo. E ne esce un capolavoro. Splendida e spettacolare, la sua rovesciata sotto la Sud al minuto numero 5 vale da sola il prezzo dell'extratime, che si chiude così. Con un 3-2 e un grosso sospiro di sollievo.
Sampdoria 3
Alessandria 2
Reti: p.t. 13' Maccarone; s.t. 10' Simeoni, 38' Accardi, 46' Martini; p.t.s. 5' Sammarco.
Sampdoria (3-4-3): Da Costa; Rossini, Costa, Accardi; Padalino, Palombo, Poli (35' s.t. Obiang), Castellini; Bertani, Maccarone (15' s.t. Pozzi), Semioli (15' s.t. Sammarco).
A disposizione: Padelli, Volta, Fornaroli, Gastaldello.
Allenatore: Gianluca Atzori.
Alessandria (4-4-2): Servili (1' s.t. De Marco); Ciancio, Cammaroto, Ghinassi, Barbagli; Simeoni, Segarelli (19' s.t. Menassi), Roselli, Cuneaz; Martini, Artico (24' s.t. Fanucchi).
A disposizione: Procida, Miceli, Pandiani, Bertocchi.
Allenatore: Alessio De Petrillo.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Assistenti: Vicinanza di Albenga e Tasso di La Spezia.
Quarto ufficiale: Penno di Nichelino.
Note: ammoniti al 3' s.t. Ciancio, al 31' s.t. Cammaroto, al 15' p.t.s. Obiang per gioco scorretto, al 4' s.t.s. Bertani per comportamento non regolamentare; recupero 0' p.t. e 3' s.t., 2' p.t.s. e 0' s.t.s.; spettatori 12.066; terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, un contrasto tra goleador: Accardi e Simeoni.