Il grazie di Edoardo Garrone ai tifosi blucerchiati
Il giorno dopo Sampdoria-Alessandria, il vicepresidente scrive al pubblico una lettera di ringraziamento.
La passione – si suole dire – tinge dei propri colori tutto ciò che tocca. Pensiero e considerazione vero come non mai quando ci si ritrova a disquisire di Sampdoria. Vero come non mai riavvolgendo il nastro della nostra memoria a non più di ventiquattr'ore fa. Quella di ieri sera è stata infatti per me, per tutta la mia famiglia e per tutti coloro i quali vogliono sinceramente bene ai colori blucerchiati una serata a dir poco straordinaria.
Con l'Alessandria avversaria di un ferragostano secondo turno di Coppa Italia erano oltre dodicimila i tifosi del Doria presenti sugli spalti. Un dato sinceramente sorprendente e piacevolissimo per tutti quanti noi impegnati nel progetto Sampdoria. Un dato che inorgoglisce, ma che al contempo ci impone un ulteriore surplus di responsabilità. Far bene per la Samp per fare felici decine di migliaia di supporter e appassionati dei colori più belli del mondo.
Il primo atto di questa nuova, lunga e si spera entusiasmante stagione è andato in archivio con qualche brivido di troppo, ma con il risultato che tutti quanti desideravamo. Il cartello "lavori in corso" albergherà ancora per qualche giorno a Bogliasco, ma l'intento di tutti e della squadra in primis è quello di riprendersi ciò che ci appartiene. Per quello tutti quanti dobbiamo lavorare e faticare. Certo, farlo sapendo di poter contare su cornici di pubblico come quella vista ieri sera al "Ferraris" significa molto. Significa che un sentimento non si misura con una categoria o con un nome ad effetto. Significa che la passione non muore veramente mai.
File chilometriche dinanzi ad un negozio per acquistare un tagliando di una gara sì ufficiale, ma in programma a metà agosto, regalano la consapevolezza di non sentirsi soli e di sapere che con impegno e dedizione vi sarà sempre chi sarà pronto a sostenerti e incoraggiarti. E vedere nuovamente la Sud unita, che riesce a trascinare con il suo calore e la sua passione la squadra è un qualcosa che tocca nel profondo e che alla lunga può fare la differenza.
Quasi quindicimila abbonamenti staccati nell'anno più infausto dell'ultima decade non sono un qualcosa di catalogabile alla voce "normalità". Sono però un pensiero ed un gesto comune che mai come nessun altro, noi tutti che per la Sampdoria lavoriamo ventiquattr'ore al giorno e sette giorni su sette, prendiamo come senso di responsabilità primario. Il resto è un "grazie" grande come il mare che si staglia innanzi ai nostri occhi e che speriamo possa essere sufficiente a contenere tutti i nostri sogni.
Edoardo Garrone