Atzori contrariato: «Dispiace uscire in questo modo»
Al tecnico blucerchiato non va giù la sconfitta con l'Empoli, che significa eliminazione dalla TIM Cup: «Nella ripresa abbiamo fatto tutti un passo indietro. Starà a me far cambiare rotta dal punto di vista psicologico».
Lascia il campo scuro in volto mister Gianluca Atzori quando l'arbitro Damato decreta la fine della partita. Al "Castellani" l'Empoli si aggiudica l'incontro per 2-1 e stacca il pass per il quarto turno di TIM Cup a spese della Sampdoria. A caldo, l'analisi del tecnico è lo specchio esatto del suo umore. «Dispiace uscire in questo modo dalla Coppa Italia – spiega contrariato -, una competizione alla quale la società è storicamente legata e nella quale ha ottenuto in passato grandi soddisfazioni. Mi sarebbe piaciuto andare avanti il più possibile per proseguire la tradizione, ma ciò che mi dà più fastidio è il modo in cui questa sconfitta è maturata».
Approccio. «L'approccio iniziale è stato positivo – prosegue l'allenatore blucerchiato -. Abbiamo pressato alti i nostri avversari in fase di non possesso palla, siamo riusciti a costruire un buon numero di occasioni da rete e con Koman abbiamo sfiorato il vantaggio negato soltanto dal palo. Pur non essendo stata brillante come con l'Alessandria, nel complesso la squadra ha disputato un buon primo tempo».
Mentalità. «Nella ripresa invece abbiamo fatto tutti un passo indietro – sentenzia il mister -. Dopo essere andati in svantaggio la squadra è apparsa impaurita: anziché reagire in maniera rabbiosa, come mi sarei aspettato, è tornata a giocare come in passato. Anche dopo il pareggio di Pozzi, avrei voluto vedere un altro tipo di mentalità, invece non ho visto l'entusiasmo necessario a ribaltare il risultato».
Martello. «Questo atteggiamento è inammissibile in Serie B – conclude Atzori -. Tra meno di una settimana inizierà il campionato e ci attende un esordio difficile in casa col Padova. Starà a me in questi giorni far capire al gruppo che certe partite vanno affrontate con tutt'altro spirito. Starà a me lavorare, cercherò di essere un martello per far cambiare immediatamente rotta ai ragazzi, soprattutto dal punto di vista psicologico».
Nella foto Pegaso, un perplesso Atzori segue la sfida del "Castellani" da bordocampo.