Atzori avvisa il Padova: «Noi siamo la Sampdoria»
Il mister rispetta ma non teme i biancoscudati e carica i suoi: «Sognavo di avere
una squadra come questa. Romero? Deciderò all'ultimo. Bentivoglio ci farà comodo».
«Non
vedo l'ora che arrivi domani sera. Dopo più di un mese e mezzo di
lavoro la cosa positiva è proprio iniziare e a noi ci attende subito
una bella sfida». Al "Ferraris" Sampdoria-Padova, tanto per gradire. Tradotto: la
superfavorita contro un'altra serissima candidata alla promozione.
Mister Gianluca Atzori i biancoscudati li rispetta ma non li teme. «Noi siamo
la Sampdoria – sentenzia il tecnico blucerchiato dalla conferenza stampa
di Bogliasco -. Domani sera, tra noi e loro, chi deve essere preoccupato è il
Padova. Diamo il giusto peso, il giusto rilievo agli altri, ma
diamolo anche a noi stessi».
A
un giorno dal via, che campionato si immagina?
«Al
momento l'unica certezza che ho è la mia Sampdoria. Sognavo di avere
una squadra come questa: se non è la più forte in assoluto, la
reputo certamente una delle migliori. Tra queste metto il Toro, il
Padova stesso che Foschi ha architettato molto bene. Poi vengono le
sorprese, ci sono sempre e non mancheranno nemmeno quest'anno».
Cosa
si aspetta domani sera dai suoi ragazzi?
«Oggi
come oggi mi aspetto che diano tutto. Il campionato non si vince alla
prima giornata, si vince a marzo, ad aprile. Al momento chiedo ai ragazzi di
essere eccellenti, di essere concentrati e sul pezzo. Non potremo essere perfetti, ci capiterà di
inciampare, ma quel che mi interessa è raggiungere l'obiettivo
finale. Ciò non toglie che già contro il Padova mi auguro di vedere
una Sampdoria che porta a casa i tre punti».
Da
regalare a un pubblico che si preannuncia particolarmente numeroso…
«Credo
che a Marassi ci saranno circa 20mila spettatori, stiamo parlando di
una cornice da altra categoria. La storia dice che da parte della
Gradinata ci sarà il sostegno per oltre 90 minuti e mi dispiacerebbe
se da qualche altro settore cominciassero ad arrivare fischi durante la
partita magari per un passaggio sbagliato. Ognuno è libero di
esprimersi come e quando crede, ma personalmente chiedo ai tifosi che
ci sostengano tutti quanti fino alla fine perché noi, fino
all'ultimo, proveremo a vincere».
La
gente vi trascinerà di sicuro, certo, servirebbe anche il
contrario…
«Giusto,
la spinta, la sinergia che si creerà con i tifosi dipenderà
soprattutto da noi. La squadra sbarazzina, che gioca libera e senza
problemi io non l'ho ancora vista. Per diventarla dovremo migliorare
sotto l'aspetto mentale e liberarci del blocco psicologico figlio
della passata stagione».
Parliamo
dei nuovi, Romero e Bentivoglio. Possibile vederli in campo?
«Romero
sta lavorando da giorni ormai, da domenica l'ho fatto allenare sia al
mattino sia al pomeriggio. Gli ho parlato e mi sono fatto l'idea del
ragazzo che è: lui smania per giocare. Io mi riservo sino a domani, valuterò le mie sensazioni e all'ultimo deciderò. Bentivoglio invece lo aspettiamo, è un centrocampista
che ci farà comodo. Valuteremo il ragazzo con calma: a Bari ha fatto
il trequartista, sa già come deve muoversi, può inserirsi anche da
attaccante e in questo senso parto avvantaggiato».
Che
Samp vedremo dal punto di vista tattico? Potrebbe esserci spazio
per Obiang sin dall'inizio?
«Il modulo devo ancora stabilirlo,
dipenderà da come vedrò i miei uomini. Pedro è un '92 molto
interessante, un patrimonio di questa società. Per caratteristiche
somiglia molto al centrocampista che piace a me, ma non voglio
anticipare le mie scelte. Ci sono in ballottaggio anche Soriano e
Dessena. È tutto aperto, valuterò pro e contro e alla fine, anche
in questo caso, farò le mie scelte».
Nella foto Pegaso, Gianluca Atzori dirige l'allenamento a Bogliasco.