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Atzori non si accontenta: «Certe partite vanno chiuse»

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Atzori non si accontenta: «Certe partite vanno chiuse»

Il tecnico doriano analizza a caldo il pari interno col Padova: «Sono rammaricato solo per il secondo gol subito, non mi va di perdere punti per colpa di certe disattenzioni».

25_atzoriDopo una preparazione estiva di alti e bassi, nell'esordio in campionato col Padova Gianluca Atzori cercava una risposta. Il risultato finale dice 2-2 e primo punto conquistato, ma la risposta è arrivata comunque. «Sono rammaricato solo per il secondo gol subìto – spiega a caldo l'uomo di Collepardo -, per il resto la Sampdoria mi è piaciuta. Certe partite vanno chiuse ma, per quello che abbiamo fatto vedere, meritavamo la vittoria. Mentalmente la squadra ha reagito al k.o. di Empoli: spero di rivedere nelle prossime 41 partite la stessa Samp vista in campo questa sera».

Ombre. «In difesa abbiamo concesso poco – prosegue il mister -, ma dobbiamo lavorare sulle palle inattive perché non mi va di perdere punti per colpa di certe disattenzioni. L'esperienza dell'anno scorso a Reggio Calabria mi ha insegnato che difendendo a zona si possono ottenere grandi risultati. Su calcio piazzato però subii solo due gol in tutta la stagione, mentre quest'anno abbiamo incassato due reti già alla prima giornata. C'è qualcosa che non va, ma lavoreremo per correggere certi errori, senza tralasciare la possibilità di marcare a uomo in determinate situazioni».

Cambi. «Perché ho sostituito Bertani con Maccarone? Bertani ha fatto 75 minuti intensi e non capisco perché non avrei dovuto sfruttare le forze fresche di un giocatore di grande qualità come Maccarone – taglia corto l'allenatore doriano -. I fischi li accetto ma non li condivido perché ho messo in campo due calciatori molto bravi come Semioli e Maccarone per due altrettanto bravi come Koman e Bertani. Ho a disposizione un organico che mi consente d'inserire gente fresca in ogni reparto senza che la squadra perda qualità e in futuro sono cambi che ho intenzione di riproporre».

Provocazione. «L'espulsione di Pozzi non va assolutamente bene – conclude Atzori -. Le provocazioni da parte degli avversari ci stanno, ma la nostra intelligenza deve essere tale da non farci cadere in queste trappole. Con la sua reazione Nicola poteva creare un danno alla squadra e questi atteggiamenti sono inaccettabili. Già negli spogliatoi ho ribadito questo concetto e non voglio che in futuro si ripetano situazioni del genere».

Nella foto Pegaso, un primo piano di mister Atzori durante l'esordio in campionato col Padova.

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