Foggia e Bentivoglio: «Qui per tornare subito in A»
I
due ultimi arrivati tra ruoli e ambizioni. Il mancino: «Voglio
dimostrare quel che valgo. Il 10? Le responsabilità non mi
spaventano». L'ex Chievo: «C'è tutto per raggiungere l'obiettivo».
Eccoli
i fantasisti. O meglio i fantasiosi, quelli coi piedi buoni, dalla
giocata e dal colpo in canna. Simone Bentivoglio da Pinerolo, numero
81, e Pasquale Foggia da Napoli, numero 10, altre due frecce all'arco
blucerchiato di Gianluca Atzori, come il d.s. Sensibile li ha
definiti presentandoli alla stampa. Sono loro gli ultimi arrivati in
casa Sampdoria e a loro va la copertina di questo venerdì d'inizio
settembre che alle porte presenta il Gubbio. «Se giocherò domenica?
Deciderà il mister, io sono qui pronto e a disposizione», spiega il
mancino arrivato dalla Lazio. Il destro ex Chievo una presenza, con
tanto di gol sfiorato, l'ha già marcata a Livorno: «Mi sarebbe
piaciuto moltissimo segnare all'esordio, a livello personale ma
soprattutto a livello di squadra. Peccato ma ci riproverò».
Ruolo.
«Negli ultimi tempi ho giocato prevalentemente sulle fasce –
chiarisce Foggia circa la sua posizione -, ma il trequartista è un
ruolo che posso ricoprire. Ho fatto il quarto di centrocampo, il terzo in
attacco e anche la seconda punta. Dipende sempre delle esigenze del
mister e da parte mia c'è massima disponibilità». «Ho
caratteristiche diverse rispetto a quelle di Pasquale – dice
Bentivoglio -, lui è più offensivo di me. Io ho giocato senza
problemi in tutte le zone della mediana, nel calcio di adesso serve
la duttilità, si cambia spesso anche nella stessa partita ed essere
pronti a tutto è certamente un fattore positivo».
Ambizioni.
«Sono orgoglioso di essere qua – prosegue Bentivoglio – e voglio
meritarmi sul campo la Serie A. Ho avuto la fortuna di assistere alla
spettacolare cornice di pubblico al debutto col Padova, ho trovato
uno spogliatoio che mi ha fatto sentire immediatamente a mio agio e
sono convinto che c'è tutto per raggiungere l'obiettivo». «La Samp
è una società, una piazza che non può pensare di rimanere in Serie
B – gli fa eco Foggia -; l'intento è riportarla dove
merita di stare. Personalmente ho accettato di venire pensando di
fare tutti un sacrificio quest'anno per tornare subito in A. E
rimanerci a lungo».
Mentalità.
«So che il 10 è un numero pesante, soprattutto qui alla Samp –
ammette Pasquale -, ma le responsabilità non mi spaventano, anzi
rappresentano uno stimolo ancora maggiore. Io voglio giocare al
calcio, fare bene e dimostrare quello che valgo. Marassi tra l'altro
è un campo che mi porta fortuna: spero che questi 10 mesi qui
trascorrano velocemente e di festeggiare alla fine. Per farlo servirà
una mentalità diversa, non dovremo avere l'assillo di vincere a
tutti i costi, né ansia né foga di vincere».
Gruppo.
Già, perché il cammino non sarà una passeggiata. «Abbiamo massimo
rispetto per tutte le altre compagini del campionato – chiosa Simone
-, squadre che contro di noi saranno avvelenate e giocheranno la
partita della vita. Occorrerà fare attenzione a tutto e a tutti,
anche alle sorprese che ogni anno emergono con puntualità. Da parte
nostra, dovremo fare gruppo, essere uniti e dare il massimo. Il resto
verrà di conseguenza».
Nella foto Pegaso, Simone Bentivoglio e Pasquale Foggia posano con le nuove maglie.