Colpo Piovaccari-Foggia, Ascoli k.o. in rimonta

Sembrava che dovesse uscire un altro pareggio, il terzo consecutivo di un periodo tutt'altro che brillante. E invece, in extremis, è arrivato un colpo importantissimo, cruciale per classifica e morale. A firmarlo Pasquale Foggia, con un capolavoro nel recupero, un sigillo al 48' della ripresa. Sinistro al volo da fuori area, palo interno e gol. Il gol del 2-1 blucerchiato ai danni dell'Ascoli di Castori, passato in vantaggio a inizio secondo tempo su clamorosa e iellatissima autorete di Costa (3') e ripreso subito da Federico Piovaccari (8'). Tre punti in rimonta al "Del Duca", quello che – in attesa del gioco – ci voleva per non perdere il passo e restare aggrappati al trio di testa.

Studio. La Sampdoria parte
all'insegna dei ritorni – Romero in porta, Gastaldello al centro
della difesa, Foggia all'ala destra – e della novità Piovaccari, al
debutto da titolare in campionato. Dopo 120 secondi Bentivoglio
(preferito a Obiang) testa i guanti di Guarna; premessa illusoria
perché prima di riaffacciarsi dalle parti della porta bianconera
deve passare un bel po' di tempo. Tempo di studio, di scarsa
incisività, dove la difesa non concede nulla ma il centrocampo non
filtra come dovrebbe. Al 20' lampo d'attacco, o meglio prove d'intesa
Piovaccari-Bertani. Il duetto tra bomber sarebbe da applausi se non
s'intromettesse Guarna a rovinare tutto.

Apnea. La reazione del
Picchio si manifesta al 28', in un destro fuori misura di Papa Waigo,
che qualche istante dopo scatena la giustificata rabbia del Chiquito
in uscita bassa, colpito alla testa da un calcetto del senegalese. Il
rischio più grande il Doria se lo prende al 35'. Vitiello lancia Papa
Waigo sulla destra, palla dentro per Soncin, tocco sporco, effetto
strano e nulla di fatto. Passa un niente e alla conclusione va
Sbaffo: Romero fa buona guardia. Frenesia, affanno, imprecisione. I
blucerchiati chiudono il tempo sotto pressione e lo cominciano in
apnea. Sbaffo sfugge sulla mancina e crossa senza pretese, Costa –
senza volerlo – devia con la nuca beffando Romero in pallonetto.

Pari. Lo svantaggio,
tremendamente sfortunato, ha la fortuna di durare poco. Minuto 8. Dalla
sinistra, Castellini evita Papa Waigo, rientra sul destro e la mette
nell'area piccola, dove Piovaccari si fa trovare liberissimo di
freddare Guarna, di testa, per l'immediato 1-1. La gara – insieme col
sole – si accende. Al quarto d'ora botta e risposta Sbaffo-Foggia:
della serie quando i tiri a giro aiutano lo spettacolo ma non vanno a
buon fine. Stesso epilogo per un'azione insistita del Pifferaio al
23', fermata sul più bello con Bertani pronto a ribadire in rete.

Magia. È il Doria, ora, a
far la partita e Atzori prova a vincerla con le forze fresche: Pozzi
e Laczkó rilevano Piovaccari e
Semioli. Poi, nel finale, c'è spazio anche per Fornaroli al posto di
Bertani. Il match-ball capita sul mancino di Foggia allo scadere,
Guarna ci mette il piede e l'occasione sfuma. Sembra la fine e invece
el Tuna si guadagna una punizione sulla trequarti, Bentivoglio la
butta dentro, Peccarisi libera e Pasqualino stavolta fa la magia. Sortilegio spezzato, ora servono conferme.

Ascoli         1
Sampdoria 2
Reti: s.t. 3' Costa aut.,
8' Piovaccari, 49' Foggia.
Ascoli (4-4-2): Guarna;
Gazzola, Peccarisi, Giovannini, Faisca; Papa Waigo, Vitiello (38'
s.t. Pederzoli), Parfait, Sbaffo (44' s.t. Boniperti); Soncin, Romeo
(25' s.t. Beretta).
A disposizione:
Maurantonio, Marchionni, Pasqualini, Tamburini.
Allenatore: Fabrizio
Castori.
Sampdoria (4-4-2): Romero;
Rispoli, Gastaldello, Costa, Castellini; Foggia, Palombo,
Bentivoglio, Semioli (26' s.t.
Laczkó); Bertani (41' s.t. Fornaroli), Piovaccari (25' s.t.
Pozzi).
A disposizione: Da Costa,
Volta, Obiang, Soriano.
Allenatore: Gianluca
Atzori.
Arbitro: Ciampi di Roma 1.
Assistenti: Conca di Roma
1 ed Evangelista di Avellino.
Quarto ufficiale: Di Bello
di Brindisi
Note: ammoniti al 17' s.t.
Bentivoglio, al 28' s.t. Costa, al 48' s.t. Pederzoli per gioco
scorretto, al 40' s.t. Guarna per proteste; recupero 3' p.t. e 4'
s.t.; abbonati 1.139, paganti 1.808; terreno di gioco in discrete condizioni.

Nella foto Pegaso, capitan Palombo e compagni in difesa della porta blucerchiata.