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Foggia, ex dal “core ‘ngrato”: «Un gol pesantissimo»

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Foggia, ex dal “core ‘ngrato”: «Un gol pesantissimo»

Dalle
sue parti lo definirebbero core 'ngrato. Da queste, tra il
fiume Tronto e il torrente Castellano, meglio non saperlo. Ai suoi ex
tifosi Pasquale Foggia ha dato un grosso dispiacere, segnando nel
recupero l'1-2 del Doria che ha condannato l'Ascoli. E gli stessi
suoi ex tifosi pare non abbiano apprezzato i festeggiamenti del
blucerchiato. «Fai gol al 93' dopo che ti avevano fischiato per
tutta la partita, mi sembra sia il minimo festeggiare – precisa
Pasqualino, bianconero nel 2005/06, nelle interviste post-gara -. Tra
l'altro la mia non era un'esultanza rivolta alla curva dell'Ascoli, una piazza che mi è rimasta e mi rimarrà dentro; l'esultanza era tutta per me perché a mio avviso avevo giocato malissimo».

Rientravi
dopo un infortunio, hai retto fino alla fine e match-ball, a parte,
sei cresciuto alla distanza. Non essere così autocritico…

«Venivo
da 10 giorni in cui sono stato fermo per un problema agli adduttori,
devo migliorare la condizione, è fuori di dubbio, ma questa la si
ritrova solo giocando».

Intanto
è arrivato il secondo gol da sampdoriano. Un gol pesante?

«Un
gol pesantissimo, che ci permette di lottare ancora e di stare
aggrappati alla zona alta. Qualche minuto prima me ne ero mangiato
uno molto più facile, ma alla fine va bene così. Spero che ne
arrivino altri e che li facciano anche i miei compagni perché
dobbiamo tornare in A e c'è bisogno dell'apporto di tutti».

C'è
anche bisogno di cambiare tendenza a Marassi.

«In
casa facciamo fatica, dobbiamo invertire la rotta di fronte ai nostri
tifosi e lo sappiamo. Speriamo di farlo già a partire da sabato
contro il Cittadella».

Una
dedica?

«A
mia moglie che è in attesa e a mio figlio che mi chiedeva il gol da
un po' di tempo».

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