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Atzori aspetta la vera Samp: «Dobbiamo sbloccarci»

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Atzori aspetta la vera Samp: «Dobbiamo sbloccarci»

Il pensiero finale va alle vittime dell’alluvione («Un
abbraccio caloroso alle famiglie colpite, devono avere la forza di ricominciare
in questo momento triste ed io gli sono vicino)»; quello iniziale è tutto
orientato alla sfida di sabato contro la Nocerina. Gianluca Atzori non nasconde
l’obiettivo di tornare con tre punti in tasca dalla trasferta del "San
Francesco". «Il nostro cammino fuori casa mi fa essere ottimista – ammette il
tecnico nella conferenza stampa di Bogliasco -. Anche a Nocera ci saranno
insidie e difficoltà: questo campionato ci ha insegnato che ogni partita sarà
battaglia, soprattutto quando ci siamo noi di mezzo. Là ci stanno aspettando da
un po’ di tempo, ci sarà un ambiente caldo. È giusto però che la Sampdoria
provi a portare a casa il massimo da questa partita, ovvero la vittoria».

La Nocerina è una squadra altalenante,
che, un po’ come voi, zoppica davanti al proprio pubblico.

«Giocano bene, è un gruppo
solido, che si conosce e che ne viene da un’annata da incorniciare. A Verona
hanno fatto un’ottima gara, però in casa, sino ad oggi, non hanno ancora vinto,
hanno trovato qualche difficoltà e noi dovremo essere bravi ad approfittarne».

Piovaccari come sta?
«Federico lo valuteremo domani.
Speravo che oggi riuscisse a fare allenamento, stamattina ha fatto un’ecografia
e non è consigliabile rischiarlo. Il turn over? Io penso esclusivamente a
sabato, a martedì, al Crotone ci penseremo dopo. Se non ci fosse Piovaccari
siamo in quattro: Maccarone, Bertani, Fornaroli e Foti perché Pozzi non è
ancora disponibile».

27_atzoriA che punto siamo col recupero
psicofisico di Maccarone?

«Se vuole cambiare questa
sorta di sfortuna che si porta dietro molto dipende da lui. Col Padova e col
Cittadella ha avuto l’opportunità di cambiare la partita. Coloro che non godono
di una forma e di uno stato d’animo brillante hanno bisogno di una scossa, di determinare
un risultato. Bisogna insistere, continuare a crederci perché le stagioni e le
partite cambiano da un momento all’altro».

Bertani, invece, non sta
attraversando un buon momento sul piano realizzativo…

«Cristian non vede la porta
larga come nelle prime giornate, è vero, ma l’impegno che mette
quotidianamente, la voglia, la determinazione degli allenamenti e della partita
mi piacerebbe che venisse presa ad esempio da tutti gli altri. Poi i gol
arriveranno per forza».

Anche in settimana, durante le
partitelle in famiglia, la confidenza con la porta delle migliori. Concorda?

«Sì, e non soltanto in
famiglia. Penso a ieri contro un’avversaria di Prima Categoria. Quante volte
abbiamo scelto la soluzione difficile? Quando vedrò una squadra cinica? È lì
che abbiamo bisogno di sbloccarci, e gli attaccanti, in questo senso, sono
fondamentali».

Siete sempre la squadra da
battere?

«Siamo un po’ in ritardo rispetto
alle aspettative, ma lo abbiamo sempre detto che non sarebbe stata una stagione
facile. A mio avviso sì, siamo sempre la squadra più forte, quella da battere,
al massimo la seconda dopo il Toro. L’importante è mantenere equilibrio:
capisco la piazza, capisco che la mancanza di risultati a Marassi faccia sì che
la pazienza diminuisca e i malumori crescano. Ma alla lunga i valori vengono
fuori».

In questo contesto, la sente
la fiducia da parte della società?

«La società è sempre presente,
ti osserva, ti valuta durante la settimana per come gestisci un gruppo di 30
persone a Bogliasco. Ho ricevuto gratificazioni, ma hanno bisogno di risultati
e ne ho bisogno anch’io. Conta solo quello e sta a me, a noi cambiare i giudizi
che arrivano dall’esterno».

Quando vedremo la vera
Sampdoria?

«Il processo di crescita
arriva attraverso i risultati, sono alla ricerca delle vittorie consecutive per
dare una ripulita alla testa dei ragazzi. Al momento questa squadra non si sta
esprimendo per quello che può dare. È ancora bloccata, ma quando prenderà
consapevolezza della propria forza partirà. Intanto rimaniamo attaccati alla
testa della classifica, senza perdere terreno. Poi verrà fuori la vera
Sampdoria».

Nella foto Pegaso, mister Atzori e le sue direttive al "Mugnaini" di Bogliasco.

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