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Garrone a Samp TV: «La Sampdoria bisogna meritarsela»

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Garrone a Samp TV: «La Sampdoria bisogna meritarsela»

L'inizio
è chiaro: «Unica stagione in B? È quello che vogliamo tutti». La
fine altrettanto esplicita: «Io voglio tornare in Serie A, a tutti i
costi e credo che ci riusciremo». In mezzo un'ora e un quarto di
parole, opinioni e ragionamenti, strategie, sogni e ambizioni.
Edoardo Garrone è così. Schietto e diretto, senza peli sulla
lingua. E così si è presentato a "Tutto Samp", il talk-show del
giovedì sera di Samp TV. Ospite d'onore della prima puntata
stagionale, il vicepresidente blucerchiato se l'è cavata alla
grande, spaziando con disinvoltura tra una domanda e l'altra nel
fuoco di fila orchestrato dai conduttori Matteo Cantile e Federica
Ruggero e dall'altro ospite Stefano Zaino, giornalista di Repubblica. Di
seguito i passaggi salienti della trasmissione.

Difficoltà.
«Era l'obiettivo all'inizio e lo è ancora: tornare in A
immediatamente – ha spiegato Edoardo -. Abbiamo avuto delle
difficoltà che cerchiamo di superare, non le abbiamo ancora
superate. Ci aspettavamo tutti di avere più punti e di vedere anche
un gioco migliore. Forse si tratta di togliere le paure che si sono
accumulate lo scorso anno e di far sì che in campo si riesca a tirar
fuori quella cattiveria adatta per poter affrontare la Serie B. In
questo senso, sino ad oggi, riteniamo di non essere soddisfatti. Io
però continuo a credere in questo gruppo e a credere nel traguardo
che ci siamo posti. Poi, man mano che il campionato andrà avanti, se
capiremo che si dovranno fare degli aggiustamenti, li faremo».

Tifosi.
«Non sono d'accordo se la delusione dei tifosi sfocia in
manifestazioni come quella all'aeroporto – ha continuato -. Si può
insultare, fischiare, far capire alla squadra che deve fare di più;
non è accettabile che si arrivi alle mani o al lancio di oggetti
qualunque essi siano. Diciamo sempre che la nostra tifoseria è una
tifoseria tranquilla, che ha sempre atteggiamenti positivi. Io per
primo in tutte le sedi, anche istituzionali, cerco di condannare
comportamenti troppo rigidi nei confronti dei tifosi senza tessera in
trasferta; però se capitano episodi come questi è chiaro che poi
diventa difficile trovare gli argomenti giusti. Bisogna stare attenti
perché poi diventa facile giudicare negativamente anche un pubblico
splendido come il nostro».

10_egarroneMeritarsela.
«Siamo ancora a un terzo del percorso – ha ammesso Garrone – e fra
un mese ci sarà il mercato. Ho già detto chiaramente che a gennaio,
se sarà necessario, ci muoveremo e lo faremo anche in uscita perché
a volte ci si rinforza anche in uscita. I giocatori sono avvertiti,
devono meritarsi di indossare questa maglia. Questo è un ulteriore
stimolo per dare il massimo: la Sampdoria bisogna meritarsela e
l'unico modo per farlo è ottenere i risultati. Se non andremo in A, i signori calciatori che sono qui oggi non ci saranno il prossimo anno. I privilegi di cui godono in una società da Serie A devono trasformarli in impegno e devono stare molto attenti. Lo stesso discorso
vale per Atzori. Dopo Nocera, d'accordo con Sensibile,
abbiamo iniziato a guardarci intorno e l'allenatore lo sapeva
benissimo. La nostra è una fiducia condizionata al
fatto che la squadra cominci a giocare a pallone come si deve e che
si portino a casa i risultati. Se non ci riusciremo cambieremo guida
tecnica. Lo stesso Sensibile sa bene che, se a fine anno il risultato sarà deludente, la responsabilità sarà anche sua».

Risposte.
«Dopo l'incontro tra una delegazione dello spogliatoio e la società
abbiamo avuto conferme sul campo – ha proseguito -. Col Crotone si è
vinto e abbastanza bene, col Brescia si è visto l'atteggiamento
giusto. Bisogna giocare così, con raddoppi di marcatura, aggressività. E devo dire che, quando è
entrato, anche Palombo
ha giocato molto meglio di tante altre volte. Forse un po' di
panchina gli ha fatto bene. Ci si aspetta tanto dai giocatori di peso
e di esperienza come lui. Non che Angelo non s'impegni, forse soffre
troppo questa situazione: se si entra con la paura nelle gambe poi
alla fine non si riesce ad essere decisivi come si potrebbe. Ora comincio
a vedere aspetti positivi e mi aspetto altre risposte da parte dei
cosiddetti senatori, Gastaldello a parte perché lui le ha sempre date».

Futuro.
Infine un commento sul nuovo "acquisto" in società di Toninho Cerezo. «La scelta è stata anche di cuore – ha concluso il vicepresidente doriano -. Cerezo ci deve aiutare a costruire una rete internazionale di osservatori. Per me è il futuro. Non possiamo pensare di essere bravi solo sul mercato italiano. Il problema all'estero è la selezione nel modo giusto e il nostro modello per un futuro è quello dell'Udinese: prendere i giocatori e farli crescere in società satellite. Un modello complesso, che non si crea in pochi giorni ma che può dare soddisfazioni. Questo è il mio sogno di Sampdoria».

Nella foto Pegaso, Edoardo Garrone nello studio di Samp TV nel corso di "Tutto Samp".

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