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Finalmente Doria: Pozzi-Bertani, Padova espugnata

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Finalmente Doria: Pozzi-Bertani, Padova espugnata

Non poteva piovere per sempre, questa maledetta notte doveva pur finire. Su un campo insidioso come quello del Padova, nella settimana più complicata degli ultimi anni e dopo otto giornate di digiuno, la Sampdoria è tornata a sorridere. Finalmente. Lo ha fatto all'"Euganeo" di Padova, nella prima del girone di ritorno, con la formazione più giovane ed esotica degli ultimi tempi. Lo ha fatto giocando, correndo, non risparmiando un'entrata, un recupero e nemmeno una goccia di sudore. Questo è ciò che conforta di più al termine della prima vittoria blucerchiata di Beppe Iachini; tre punti che devono valere doppio, da scossa e da riscossa per una seconda metà di stagione ancora tutta da giocare.

15_antonio-legatiVantaggio.
Il mister, in un sol colpo, schiera sette stranieri: gli argentini
Romero e Juan Antonio, gli svizzeri Berardi, Rossini e Padalino, lo
spagnolo Obiang e il serbo Krsticic vanno a comporre l'undici
iniziale insieme con la minoranza italiana, i rientranti Gastaldello
e Castellini in difesa e il duo di punta Pozzi-Bertani. Proprio il 22
ex Novara fa subito il solletico a Pelizzoli, poi si trasforma in
uomo assist in ripartenza. Al 18' Bovo perde palla a metà-campo,
Bertani scatta sulla sinistra, penetra in area, punta Legati e la
mette in mezzo dove Pozzi fa il Pozzi. Piatto sinistro di prima
intenzione, settimo gol in campionato e, soprattutto, vantaggio
blucerchiato.

Redini.
Vantaggio meritato perché il Doria si muove bene. La legione straniera
perde un pezzo al 25'. In un contrasto si fa male Padalino, al suo
posto va Palombo. Trame nello stretto, reparti serrati, Juan Antonio
efficace pendolo tra centrocampo e attacco: i blucerchiati
legittimano l'1-0 mantenendo le redini della gara e rischiando
pochissimo. Al 38' Cutolo scappa a Gastaldello e centra sul secondo
palo per Lazarevic, che si lancia e non impatta. Impatta Ruopolo, di
testa, al 43' su corner di Italiano, ma Romero c'è e alza coi
guantoni sopra la traversa.

Fardello.

Lo stesso Ruopolo non rientra dagli spogliatoi, in avanti Dal Canto
lancia Hallenius. La svedese all'8' spaventa el Chiquito con un
tiro-cross su cui Bovo non arriva. Il pericolo scampato convince il
Doria ad affondare. Ci pensa ancora Bertani a prendere per mano i
suoi, togliendosi di dosso un fardello pesante 112 giorni di
astinenza. Il Diavolo si accentra dalla mancina e lascia partire un
destro da fuori che prende palo interno e finisce alle spalle di Pelizzoli. Da applausi. È
il raddoppio doriano all'11', dimezzato però soltanto sei minuti più
tardi.

Liberazione.
Lazarevic punta Gastaldello, alleggerisce per il sinistro terra-aria
di Bovo che vale l'1-2 biancoscudato. La rete ravviva il Padova, vicino
al pari al 25' con Cuffa, bravo a girare di testa un traversone
di Renzetti. La reazione casalinga subisce uno stop alla mezzora,
quando Bovo protesta con troppa veemenza e si becca da Ciampi un
cartellino rosso. In superiorità il Doria potrebbe allungare se solo
Bertani e il neoentrato Piovaccari non fallissero almeno tre
match-ball. Il finale è una sofferenza, patimento allo stato puro,
ma il triplice fischio è musica per le nostre orecchie. Musica
dolce, di liberazione.

Padova       1
Sampdoria 2

Reti: p.t. 18' Pozzi; s.t.
11' Bertani, 17' Bovo.
Padova (4-3-3): Pelizzoli;
Donati, Legati, Schiavi, Renzetti; Bovo, Italiano (17' s.t.
Marcolini), Cuffa (35' s.t. Jidayi); Cutolo, Ruopolo (1' s.t. Hallenius), Lazarevic.
A disposizione: Perin,
Franco, Trevisan, Drame.
Allenatore: Alessandro Dal
Canto.
Sampdoria (4-3-1-2):
Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Castellini; Padalino (25' p.t.
Palombo), Obiang, Krsticic; Antonio; Bertani (43' s.t. Rispoli),
Pozzi (35' s.t. Piovaccari).
A disposizione: Da Costa,
Costa, Foggia, Laczkó.
Allenatore: Giuseppe
Iachini.
Arbitro: Ciampi di Roma 1.
Assistenti: Ciancaleoni di
Foligno e Bagnoli di Teramo.
Quarto ufficiale: Merlino
di Udine.
Note: espulso al 30' s.t.
Bovo per proteste; ammoniti all'11 p.t. Gastaldello, al 21' s.t.
Obiang, al 37' s.t. Berardi per gioco scorretto, al 10' s.t. Pozzi
per proteste; recupero 3' p.t. e 3' s.t.; terreno di gioco in buone
condizioni.

Nella foto Pegaso, Juan Antonio sfugge al biancoscudato Legati.

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