Juan Antonio non si abbatte: «Noi ci crediamo ancora»

Gioia e rimpianto. Un po' come per Costa nella gara d'andata. Primo centro in blucerchiato, odore di risultato positivo in arrivo e invece niente, si torna a Genova a mani vuote. Juan Ignacio Antonio ha spezzato l'egemonia italiana del gol, non la maledizione granata di quest'annata particolarmente sfortunata. «Dispiace che la mia prima rete con la maglia della Sampdoria non sia servita a portare a
casa dei punti – si rammarica l'argentino -. Non so se il
Torino meritasse di vincere questa partita, abbiamo retto bene il confronto con la prima della classe, affrontando l'incontro con la giusta mentalità».


Scelta.
A chi gli chiede come mai mister Iachini abbia deciso di impiegarlo
soltanto nel secondo tempo, il fantasista
risponde in maniera chiara e costruttiva: «L'allenatore ha fatto la
sua scelta. Foggia è un grande giocatore, dal quale sto imparando molto
durante la settimana. Non importa chi scende in campo dall'inizio, ma
il bene della squadra. Personalmente cerco di farmi trovare pronto
quando vengo chiamato in causa».

Futuro.
«Ora bisogna voltare pagina – conclude il numero 29
doriano -, far tesoro degli errori commessi e
salvare ciò che di buono è stato fatto. Sono convinto che questa sia la strada giusta: ci sono ancora tante partite, già col Verona
dopo la sosta proveremo a riscattare questa sconfitta. Difficile pensare alla promozione diretta, è vero, ma noi siamo un bel gruppo e ci crediamo ancora».