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Iachini: «Dispiaciuto per i tifosi, meritavano la vittoria»

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Iachini: «Dispiaciuto per i tifosi, meritavano la vittoria»

«Sono più arrabbiato per l'espulsione che per il rigore non
concesso. Se avessi insultato qualcuno, avrei ammesso giustamente di
averla meritata, ma così no, non ci sto». È un fiume in piena
Beppe Iachini. E ne ha ben donde. Il terzo allontanamento stagionale
per mano dell'arbitro Ciampi proprio non gli va giù. Non fa per il
mister l'appellativo di "cornuto e mazziato". «Su un episodio
del genere come l'intervento di Pomini su Pellè, sfido chiunque a non girarsi
perplesso dalla propria panchina – racconta a caldo
il mister, costretto sugli spalti nel convulso finale di Sassuolo-Samp -. Sono rammaricato per l'episodio
come per il risultato perché, alla terza partita in una settimana,
abbiamo fatto un'altra buona gara».

Possesso.
«Li abbiamo chiusi nella loro metà-campo – continua – e abbiamo
mantenuto il possesso del gioco. Siamo stati bravi a contenerli anche
se abbiamo un po' rischiato su qualche ripartenza. Loro hanno avuto
una settimana intera per preparare questa gara; noi solo qualche
giorno. In più ci sono venuti a mancare due ragazzi davanti alla
difesa come Obiang e Krsticic e quindi, proprio all'ultimo, abbiamo
dovuto studiare qualcosa di diverso sul piano tattico».

Scelte.
«Il nostro intento – ragiona l'allenatore blucerchiato sul piano
delle scelte – era quello di forzarli centralmente, prima con Foggia
e poi con Juan Antonio, senza disdegnare gli esterni con Laczkó,
Rispoli e infine Semioli.
Abbiamo creato i presupposti in entrambi i modi, anche con l'ingresso
di Pellè. Ho scelto lui perché il Sassuolo si era abbassato molto e
difendeva compatto. Peccato non aver trovato il gol».

300.
«Sono dispiaciuto per i nostri tifosi – conclude Iachini dal "Braglia" -. Loro
meritavano una vittoria, ma sono soddisfatto perché ci abbiamo
sempre provato. È questo che voglio: provarci dal primo all'ultimo
minuto, con questa mentalità e questo spirito. Il Varese? Noi
guardiamo la nostra strada. Se continuiamo così, sempre a 300
all'ora, qualcuno andremo a riprenderlo di sicuro».

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