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Carillo: «Abbiamo giocato in una sola metà campo»

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Carillo: «Abbiamo giocato in una sola metà campo»

«C'è amarezza per non aver guadagnato quei punti che alla fine avremmo meritato». La commenta così Sampdoria-Ascoli Giuseppe Carillo, il vice di Beppe Iachini, oggi in panchina a sostituire il tecnico squalificato. I blucerchiati hanno giocato, creato occasioni a ripetizione, ma andando a sbattere puntualmente contro il muro messo in piedi dagli uomini in maglia bianconera, rintanati in difesa per larghi tratti della gara. «Nel primo tempo abbiamo giocato meglio, creando tanto senza concedere nulla – spiega Carillo analizzando il match -. Nella ripresa, dopo l'espulsione, loro sono rimasti indietro e si sono arroccati ancora di più».

17_carilloFrenesia. «Pian piano probabilmente è venuta anche un po' di ansia e frenesia nel fare il gol e abbiamo interpretato male certe situazioni – prosegue il secondo doriano -. Nella ripresa abbiamo scelto la carta Pellè, perché i palloni alti erano l'unica maniera per arrivare al tiro in porta; ma in alcune situazioni, invece che andare sugli esterni, abbiamo cercato troppo le vie centrali, dove loro erano più numerosi».

Occasioni. A tenere banco in sala stampa è poi la difficoltà dei doriani a creare palle gol nonostante la superiorità numerica. «Abbiamo giocato la partita in una sola metà campo: sia nel primo tempo
con più fluidità e più geometrie, sia nel secondo, seppur in maniera più
frenetica – risponde con tranquillità Carillo -. Le occasioni le abbiamo avute infatti anche nel secondo tempo: il palo di Costa e l'incredibile parata del loro portiere sul colpo di testa di Munari sono le prime che mi vengono in mente, ma abbia creato anche tante situazioni che potevano diventare occasioni nitide».

Rigore. Infine, una menzione sul possibile rigore negato ad Eder, che avrebbe dato ai blucerchiati una ghiotta chance per il vantaggio. «In quell'occasione mi è sembrato rigore netto – taglia corto il mister -. Nelle ultime partite siamo costantemente nell'area avversaria e purtroppo l'arbitro decide sempre in maniera a noi negativa. Quando incontri queste squadre così chiuse, a volte ci vuole un episodio per sbloccare la partita. E questo episodio a volte può essere anche un tiro dal dischetto. Non dobbiamo comunque pensare a queste cose. Noi dobbiamo andare avanti, consapevoli di quello che stiamo facendo e soprattutto del fatto che se la squadra continua a giocare con questa intensità e questa voglia potrà arrivare all'obiettivo».

Nella foto Pegaso, Carillo osserva le fasi del match accanto alla panchina doriana.

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