Regge il muro dell’Ascoli: a Marassi è soltanto 0-0

Niente da fare, alla fine è solo 0-0 tra Sampdoria e Ascoli. I marchigiani, seppur in inferiorità numerica per l'espulsione di Ciofani a inizio ripresa, riescono a reggere fino al minuto 97 di una partita a senso unico, in cui i blucerchiati, orfani in panchina dello squalificato mister Iachini, le hanno provate tutte per passare in vantaggio, senza peraltro rischiare mai in difesa. Le parate incredibili del portiere ascolano Guarna, un palo di Costa che grida vendetta e un rigore non fischiato a Eder non possono che aumentare i rimpianti per una sfida che la Sampdoria avrebbe meritato di vincere e in cui ha avuto il solo demerito di non riuscire a sfondare il muro messo in piedi da mister Silva.

Arrembaggio.
Si parte con la squadra al gran completo abbracciata sotto la Sud in
ricordo di Rolando e Giuliana e con un silenzio irreale nel primo
minuto di gioco. Si parte con un Doria arrembante e deciso. Volta
sostituisce Gastaldello al centro della difesa, Krsticic opera in
cabina di regia mentre Foggia gravita alle spalle del duo di punta
composta da Eder e Pozzi, inedito capitano di giornata. Capitano che
al 26' arriva scoordinato all'appuntamento con un tiro-cross di
Foggia, Nasca assegna il corner, tramutato in meali su ammissione
dello stesso Nick.

Corde.
Passa un niente e Rispoli va sul fondo, stavolta il bomber fa la mossa giusta ma la
palla sorvola di poco la traversa. L'Ascoli sembra alle corde,
arroccato a difesa di Guarna, con nove uomini dietro la linea della
palla. Romero sta a guardare, dall'altra parte è sempre Pozzi a impensierire la retroguardia bianconera: al
38' conclude sul piedone dell'estremo difensore un contropiede orchestrato da
Eder; sull'angolo di Renan gira invece con la fronte senza però
inquadrare la porta. La porta la inquadra proprio Renan, un minuto
dopo: missile mancino sul quale Guarna risponde alla bell'e meglio.

Proteste.
All'avvio della ripresa Ciofani combina la frittata. Il difensore
marchigiano rimedia due gialli nel giro di 300 secondi o giù di lì,
inclinando il piano verticale della gara tutto nella direzione
doriana. Peccato che, intorno al quarto d'ora, l'arbitro neghi a Eder
un rigore sacrosanto: il brasiliano penetra in area, si beve Tomi che
lo scalcia da dietro. Nulla di fatto, tra le proteste univoche di
Marassi che diventano rimpianti quando un colpo di testa di Costa
prende in pieno il montante a Guarna battuto.

Far-west.
Nel frattempo Pellè era entrato (per Foggia) a dar manforte alla
linea offensiva, rinvigorita sulle corsie laterali dagli innesti di
Semioli (per Rispoli) al 23' e di Laczkó (per Krsticic) al 29'. Così il vice
Carillo disegna un Doria a totale trazione anteriore. I pericoli
aumentano – di poco – in contropiede, ma in area ascolana va in scena il
far-west. Pellè fa da sponda per l'inserimento a colpo sicuro di Munari: Guarna vola e salva il proprio fortino come nel finale in uscita bassa su Semioli. Nulla da fare, ahinoi, non si passa.

Sampdoria
0
Ascoli        
0
Sampdoria
(4-3-1-2): Romero; Rispoli (23' s.t. Semioli), Volta, Rossini, Costa;
Munari, Krsticic (29' s.t. Laczkó), Renan; Foggia (13' s.t. Pellè);
Pozzi, Eder.
A
disposizione: Da Costa, Mustafi, Soriano, Bertani.
Allenatore:
Giuseppe Carillo.
Ascoli
(5-3-2): Guarna; Scalise, M. Ciofani, Peccarisi, Faisca, Tomi;
Parfait, Di Donato, Ilari (14' s.t. Andelkovic); Papa Waigo (40' s.t.
Pasqualini), Falconieri (18' s.t. Sbaffo).
A
disposizione: Maurantonio, Giovannini, Gerardi, Andelkovic, Soncin.
Allenatore:
Massimo Silva.
Arbitro:
Nasca di Bari.
Assistenti:
Carretta di Padova e Di Francesco di Teramo.
Quarto
ufficiale: Di Bello di Brindisi.
Note:
espulso al 9' s.t. M. Ciofani per doppia ammonizione; ammoniti al 3'
p.t. Ilari, al 34' p.t. Volta, al 3' s.t. M. Ciofani, al 44' s.t. Semioli
per gioco scorretto, al 44' s.t. Peccarisi per proteste; recupero 0'
p.t. e 7' s.t.; abbonati 17.044, paganti 2.752; terreno di gioco in
discrete condizioni.