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Super Doria all’ora di pranzo: Pozzi si mangia la Reggina

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Super Doria all’ora di pranzo: Pozzi si mangia la Reggina

Si
è chiusa come si era aperta, Sampdoria-Reggina. Con la squadra sotto
la Sud ad applaudire i tifosi e viceversa. Applausi per tutti,
giusto, giustissimo così, perché i blucerchiati hanno dimostrato di essere entrati con merito nella zona playoff, con una rimonta che lascia spazio a pochi commenti e che oggi, per la prima volta in questo campionato, dice che Pozzi e compagni hanno ottenuto tre vittorie consecutive. Dopo Bari e Modena, anche la Reggina si è arresa alla squadra messa in campo da Beppe Iachini, che ora cerca l'allungo sul Padova impegnato domani sera a Torino. Guai comunque a concentrarsi sui risultati delle altre, perché questo Doria deve pensare solo a se stesso. La strada è quella giusta, bisogna continuare così.

Avanti. In barba al turnover, Iachini ripropone lo stesso dieci iniziale di martedì a Modena. L'unica eccezione – peraltro forzata – riguarda Volta, al fianco di Rossini nelle veci di capitan Gastaldello. Per corsa e determinazione l'approccio è quello giusto. Siamo al 13' quando l'inafferrabile Eder affonda sulla sinistra e mette palla in mezzo. Pozzi la tocca, Angella pure e la traiettoria sporcata beffa inesorabilmente Belardi. Il Doria è avanti con merito e spinge ancora sull'acceleratore, soprattutto con Rispoli, una ruspa di nome e di fatto sulla corsia di competenza.

Bis. Poco dopo la mezzora, Juan Antonio si libera dell'asfissiante marcatura di D'Alessandro, arriva al limite e calcia forte: Belardi sventa in tuffo. La Reggina sembra alle corde e infatti il raddoppio è soltanto rimandato di una manciata di minuti. Il tempo di un dribbling riuscito di Munari sul lato corto dell'area e di un cross dalla destra che raggiunge il palo più lontano, lì, dove osa Nick. Il bomber temporeggia e fa il bis con un colpo da calcetto. Per un colpo all'occhio destro deve uscire Juan Antonio; entra Foggia, staffetta soltanto anticipata.

Sprechi. Obiang dopo 125 secondi della ripresa fa capire che la Samp non ha la benché minima intenzione di tirare i remi in barca. Eder lo conferma al 5', tagliando come il burro la difesa amaranto e centrando per Renan, in ritardo all'appuntamento col primo gol in maglia blucerchiata. Il Doria spinge ancora, diverte e spreca. Foggia, Pozzi e Munari mancano in serie il 3-0 sotto la Sud. Gradinata che viene giù al quarto d'ora per un capolavoro congiunto Obiang-Pozzi.

Festa. Il metronomo disegna un assist millimetrico, che il capitano di giornata tramuta in oro con un sinistro al volo che vale la prima tripletta, la festa grande e la standing-ovation di Marassi al momento del cambio con Pellè. Una festa rovinata dal giallo per Renan (era diffidato) e dal centro del neoentrato Melara, capace di violare al 27' – su suggerimento di Rizzato – un'imbattibilità casalinga di 712 minuti. Emerson su punizione, Rizzato e lo stesso Melara mettono ancora in pericolo la porta di Da Costa. Foggia esalta allo scadere i riflessi di Belardi, prima del triplice fischio e del boato finale.

Sampdoria 3
Reggina     1

Reti: p.t. 13' e 36' Pozzi; s.t. 15' Pozzi, 27' Melara.
Sampdoria (4-3-1-2): Da Costa; Rispoli, Volta, Rossini, Costa; Munari, Obiang, Renan; Antonio (40' p.t. Foggia); Eder (46' s.t. Laczkó), Pozzi (17' s.t. Pellè).
A disposizione: Fiorillo, Soriano, Bertani, Krsticic.
Allenatore: Giuseppe Iachini.
Reggina (3-5-2): Belardi; Freddi, Emerson, Angella; Colombo (1' s.t. Ragusa), Armellino, D'Alessandro, Barillà, Rizzato; Campagnacci (13' s.t. Melara), Ceravolo (41' s.t. Maicon).
A disposizione: Zandrini, Adejo, A. Viola, De Rose.
Allenatore: Roberto Breda.
Arbitro: Palazzino di Ciampino.
Assistenti: Iori di Reggio Emilia e Segna di Roma 1.
Quarto ufficiale: Irrati di Pistoia.
Note: ammoniti al 10' p.t. Barillà, al 24' s.t. Freddi per gioco scorretto, al 15' s.t. Belardi, al 26' s.t. Renan per comportamento non regolamentare; recupero 1' p.t. e 4' s.t.; abbonati 17.044, paganti 3.324; terreno di gioco in buone condizioni.

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