Ecco De Silvestri, cuore e polmoni per la corsia di destra
Un
veterano di soli 24 anni. Lorenzo De Silvestri, per servirvi, arando
la fascia destra dalla difesa al fondo, sovrapponendosi facile sulla
corsia e centrando palloni per le punte. Questo dice la sua storia,
breve, d'accordo, ma già carica di esperienza: 155 presenze
complessive, 121 in Serie A, 21 in Coppa Italia, 11 in Champions League, 2
in Intertoto, più 63 gettoni con le maglie azzurre, dall'Under 16
alla Nazionale maggiore. Scusate se è poco. Numeri, giusto per
capire che tipo di calciatore la Sampdoria si è appena portata a
casa; cifre che, unite alla voglia e all'entusiasmo di rimettersi in
gioco, fanno un cocktail perfetto non solo per la retroguardia a
quattro di mister Ferrara ma anche per tutto lo spogliatoio.
Percorso.
Romano di Monteverde, pochi passi dal Gianicolo, dopo aver intrapreso
e abbandonato la strada della ginnastica artistica, Lollo fa un
provino per la Romulea. Lo tesserano. In due stagioni sul campo in
terra di via Farsalo prende confidenza con il ruolo di esterno, alto
e non basso, fino a quando non viene segnalato alla Lazio, la sua
squadra del cuore. In biancoceleste, da terzino, comincia con i
Giovanissimi Nazionali un percorso rapidissimo che lo porta a
debuttare in prima squadra a soli 17 anni.
Tappe.
È il 23 luglio 2005, Tampere, Finlandia, ritorno del terzo turno
d'Intertoto. Con la qualificazione già in tasca, De Silvestri entra
per Manfredini al minuto 87. Delio Rossi gli dà fiducia, il ragazzo
brucia le tappe nelle selezioni giovanili e anche con il club
l'abbrivio sembra quello giusto. Il 20 agosto 2006 segna in Coppa
Italia il suo primo gol tra i professionisti; il 22 aprile 2007, a 19
anni ancora da compiere, mette piede in Serie A, all'“Olimpico”
contro la Fiorentina.
Conferma.
Il nome del baby difensore comincia a circolare anche al di là dei
confini nazionali. Il mensile inglese World Soccer lo inserisce
nella lista dei 50 giovani più promettenti, secondo il tabloid The
Sun è invece l'unico italiano a meritarsi un posto nella top
twenty dei migliori under 20 del pianeta. Parole che fanno
piacere, ma che non restano fini a sé stesse: cuore e polmoni, forza e dedizione,
le due annate successive rappresentano quelle della conferma ad alti
livelli, in Italia e in Europa.
Viola.
Nel 2009 si consuma il passo d'addio. Non senza alcuni dissapori con
la società, De Silvestri prende armi e bagagli e si trasferisce a
Firenze. Lo fa da vincitore il 13 maggio, alzando – ahinoi – la Coppa
Italia nel cielo della capitale. Nella ex capitale gigliata inizia
un'altra avventura, lontano da casa, da mamma e papà (entrambi
dentisti) e dagli amici di sempre, ma in una società ambiziosa che
gli dà la possibilità di tornare a calcare il palcoscenico della
Champions. Lollo spinge sulla destra, conquista Prandelli e con lui
l'intera piazza viola.
Auspicio.
Complice la serie di risultati negativi in cui incappa la Fiorentina,
il biennio successivo si rivela tutt'altro che esaltante, a livello di squadra e pure di singoli. De
Silvestri arresta così la sua vertiginosa ascesa, ma le soddisfazioni non
tardano ad arrivare. Da capitano dell'Under 21, Prandelli lo convoca
in Nazionale e il 7 settembre 2010, nel 5-0 sulle Fær Øer
(qualificazioni agli Europei), gli concede di esordire al "Franchi"
da titolare. L'obiettivo, ora, è quello di ritornare là, sull'out di
destra, con il 2 azzurro, proprio come quella sera. Le potenzialità
ci sono, l'entusiasmo pure. Dal viola al blucerchiato, tutto
passerà dal Doria. Un precedente di nome Christian Maggio pare
senz'altro di buon auspicio.
Lorenzo
De Silvestri: la scheda
Luogo
e data di nascita: Roma, 23 maggio 1988
Altezza:
cm 186
Peso:
kg 84
Ruolo:
difensore
Palmarès:
una Coppa Italia (Lazio, 2008/09)
Nella foto Pegaso, l'esordio in Nazionale di Lorenzo De Silvestri il 7 settembre 2010, a Firenze, contro le Fær Øer.