Addio Arnaldo Bagnasco, sampdoriano ribelle
«La
Sampdoria era venuta al mondo da poco e io l'avevo scelta come
squadra del cuore». Ricordi di un ragazzino felice dal volume sui sessant'anni della società. Quel ragazzino era Arnaldo Bagnasco, appena scomparso all'età di 75
anni. Arnaldo era un autore e sceneggiatore, un uomo di teatro e di
cultura, docente universitario nonché presidente di Palazzo Ducale.
Egli scelse la Sampdoria come forma di protesta. «Quando si formano
opinioni diverse – disse in un'intervista – vuol dire che funziona una fabbrica delle
alternative. E allora tutto diventa più democratico».
Si ribellò
al monopolio calcistico di famiglia per sposarne un altro, non più
bicolore ma blucerchiato. «L'alternativa per antonomasia» per cui
cominciò a trepidare dall'alto del Righi fu capace nei decenni a
venire di portare il nome di Genova in Europa e nel mondo. Per la
gioia di Arnaldo, grande genovese (pur essendo nato a Dernice, nell'Alessandrino) e grande sampdoriano, che oggi, dopo una lunga malattia, ci
ha lasciato nella sua casa di campagna di Chiusa Pesio.
Alla moglie,
alle figlie e alla sua famiglia tutta le più sentite condoglianze da parte
dell'U.C. Sampdoria al gran completo.