Lampo di Soriano, Bar
Sgomberiamo subito il campo: daremmo la vita, forse, per fare cambio. A loro il "Gamper" di stasera, a noi quella Coppa svanita tra le lacrime di Wembley. Ma è così, indietro non si torna e, vent'anni dopo, questo trofeo e questa piccola rivincita ce li teniamo stretti. Da domani, oggi ormai, bisognerà trovargli un posto di rilievo nella Sala del quinto piano di piazza Borgo Pila 39. Ebbene sì: l'edizione numero 47 del memorial dedicato al fondatore del F.C. Barcelona se l'è portata a casa la Sampdoria. Noi. Lo abbiamo fatto grazie a un lampo iniziale di Roberto Soriano e non solo. Lo abbiamo fatto con pieno merito, giocando bene, con piglio e personalità, e annichilendo le riserve della squadra più forte al mondo.
Schieramenti. Nella splendida atmosfera di un "Camp Nou" vestito a festa per la presentazione ufficiale di Messi, Xavi, Iniesta e compagnia bella, Ciro Ferrara non rinuncia al suo 4-3-3, con Berardi novità a destra, Tissone a dettare i tempi e Juan Antonio esterno d'attacco sulla mancina. Dalla parte opposta, tra un impegno ufficiale e l'altro, Tito Vilanova schiera Afellay e David Villa in un telaio verde, quasi esclusivamente di matrice Barça B.
Beffa.
Passa un minuto. Costa gioca con le mani per Obiang, novità di formazione dell'ultima
ora. Dalla sinistra, Pedro crossa a rientrare al centro dell'area,
laddove la scaltrezza di Soriano coglie impreparata la difesa
catalana. L'inserimento del numero 21 è perfetto e, in un sol colpo,
beffa Fontàs
e trafigge Pinto con una chirurgica girata di testa. Una volta
avanti, il Doria lascia sfogare i blaugrana e il loro possesso-palla,
poi al 26' rischia di pungere ancora: Maxi
López filtra dal limite per Estigarribia, che segna sul primo palo,
purtroppo da posizione irregolare.
Coraggio.
L'occasione fallita dà comunque coraggio ai blucerchiati. Ferrara
inverte le ali del tridente: Juan Antonio va a destra, Estigarribia a
sinistra, ma vicino al raddoppio va l'ex Maxi, imbeccato per vie
centrali da Tissone e murato dal guantone di Pinto. Davanti al
“treccinato” Romero, si rischia davvero nulla. Villa viene
puntualmente zittito da Gastaldello e soci, Afellay prova a farsi
largo tentando un bolide dalla distanza al minuto 43. El Chiquito si
supera un minuto dopo rubando tempo e sfera alla ripartenza di
Deulofeu, neutralizzato anche al secondo tentativo ravvicinato.
Pronti.
Dall'intervallo più dolce dell'estate la Samp torna con due cambi:
Castellini e Renan compongono la catena di sinistra al posto di Costa
e Obiang. I blucerchiati in tenuta bianca continuano a non sfigurare,
reattivi, compatti e pronti a colpire in contropiede. A livello di
tifo si sentono solo gli oltre 2.000 doriani, a livello di campo i
ragazzi di Ferrara sfiorano il 2-0 col neoentrato Krsticic, il cui
sinistro di prima intenzione su assist di un ottimo Soriano sorvola
non di molto la traversa. Col serbo, al quarto d'ora, entrano pure
Mustafi (per Gastaldello) e il sempre acclamatissimo Pozzi (per
Maxi).
Cielo.
Ci pensa proprio Nick, al 20', a legittimare il predominio genovese.
Il bomber fugge in solitaria sul filo del fuorigioco, supera Pinto
sulla corsa ma centra l'esterno del palo quando il gol sembrava ormai
cosa fatta. Al 25' c'è spazio per Munari (dentro a far le veci di
Soriano), alla mezzora si ritaglia una porzione di gloria anche il
baby Sampietro (metronomo al posto di Tissone). Vilanova imita
Ferrara e fa il pieno di sostituzioni, senza però venirne a capo.
Finisce così. Nel cielo della Catalogna il "Gamper" lo alza
la Sampdoria.
Barcelona
0
Sampdoria
1
Reti:
p.t. 2' Soriano.
Barcelona
(4-2-4): Pinto (25' s.t. Oier); Montoya, Bartra, Fontàs (12' s.t.
Sergi Gómez), Planas (39' s.t. Grimaldo); Sergi Roberto (25' s.t.
Patric), Dos Santos (39' s.t. Ilie); Deulofeu, Afellay (39' s.t.
Dongou), Espinosa (33' s.t. Lobato), Villa (25' s.t. Román).
A
disposizione: Balliu, Lombán, Araujo.
Allenatore:
Tito Vilanova.
Sampdoria
(4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello (15' s.t. Mustafi), Rossini,
Costa (1' s.t. Castellini); Soriano (26' s.t. Munari), Tissone (31'
s.t. Sampietro), Obiang (1' s.t. Renan); Estigarribia, Maxi
López (15' s.t. Pozzi),
Juan Antonio (16' s.t. Krsticic).
A
disposizione: Berni, Volta, Poli, Laczkó, De Silvestri.
Allenatore:
Ciro Ferrara.
Arbitro:
Vitienes di Santander.
Note: recupero 0' p.t. e 1' s.t.; spettatori 56.000 circa, terreno
di gioco in perfette condizioni.
Nella foto Pegaso, uno stop di petto di Marcelo Estigarribia al "Camp Nou".