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Ferrara carica la Samp: «Andiamocela a giocare»

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Ferrara carica la Samp: «Andiamocela a giocare»

«Affronteremo
un avversario di assoluto valore. Noi ci siamo preparati bene e
quindi vogliamo andarcela a giocare. Il nostro campionato passa anche
da determinate partite che possono farci acquisire mentalità e punti al
tempo stesso». Ciro Ferrara e la sua Sampdoria sono pronti a sfidare il Diavolo a casa propria. Senza paura, carichi al punto giusto, con fiducia e serenità. «Io
non so che ambiente ci sia al Milan – spiega il mister blucerchiato in conferenza stampa a Bogliasco -, so quello che c'è alla Samp. Se
hanno dei problemi andremo là per cercare di creargliene
altri. Non sta a noi analizzarli se non dal punto di vista tecnico-tattico».


Maxi
López come sta?

«Maxi
ha fatto qualcosa oggi, ha questo problema alla schiena già da
Barcellona e in questi giorni non si è praticamente allenato.
Valuteremo domani. In attacco abbiamo anche la possibilità di
utilizzare Icardi, anche se lui, di contro, ne viene da un periodo
abbastanza impegnativo, con gare ravvicinate in pochissimi giorni».

C'è
in previsione di effettuare qualche modifica di formazione rispetto a
Barcellona?

«Cambieremo
di sicuro ma non deve cambiare l'atteggiamento. Quelli che sono
entrati in corsa al "Camp Nou" hanno dimostrato il loro valore: abbiamo una rosa di grandissimi professionisti, gente seria che ha
voglia di lavorare. Mi spettano scelte a volte dolorose ma sono
consapevole che tutti si faranno trovare pronti».

25_ferraraRestando
al "Gamper", che giudizi ne ha tratto?

«Un
bel test, una prova importante. L'abbiamo già cancellata, come del
resto l'uscita dalla Coppa Italia, perché bisogna sempre guardare
avanti. A Barcellona ho visto uno spirito di sacrificio, di squadra
che a onor del vero non era mancato neppure con la Juve Stabia. Siamo
stati compatti tra i reparti, corti, capaci di non concedere mai
troppi spazi agli avversari. In questo senso dovremmo cercare di fare
lo stesso con il Milan, che dispone di giocatori validissimi, in grado
di farti del male nell'uno contro l'uno. Certo, se dovessimo ripetere
la prestazione di Barcellona sarà un bel vedere».

Vi
affacciate al "Meazza" con una squadra molto giovane. Peserà la
pressione negli esordienti?

«Dovranno
essere bravi i più esperti a non far sentire la pressione a chi
giocherà a San Siro per la prima volta o a chi debutterà
addirittura in Serie A. La A è più complicata della B, si alza
l'asticella e i ragazzi devono calarsi immediatamente in questa
realtà. Quello di domani sarà un impegno difficile, ma forse, in
fondo, è meglio così».

Un
vantaggio o uno svantaggio affrontare il Milan alla prima?

«Di
solito all'inizio le grandi devono carburare, ma non è sempre detto. Il nostro è un avvio in salita.
Ci auguriamo di trovare il Milan non al cento per cento, anche se
prima di tutto mi interessa che al cento per cento delle sue
possibilità attuali lo sia la Sampdoria. Più che agli avversari io penso alla mia squadra, che, pur qualche acciacco, mi sembra in un
buon momento. Se faremo il nostro dovere, accetteremo a prescindere
il verdetto del campo».

Gastaldello
conosce Pazzini alla perfezione. Un punto in più a vostro favore?

«Le
partite non sono mai una lotta tra singoli, sono sfide a livello di
squadra. Aver già giocato insieme poi è sempre un'arma a doppio
taglio: Gastaldello conosce alla perfezione pregi e difetti di
Pazzini, d'accordo, ma Pazzini conosce quelli di Gastaldello».

Meno
di una settimana alla chiusura del mercato. Si aspetta ancora
movimenti in entrata?

«Io
sto allenando questo gruppo di ragazzi da un mese e mezzo e a Milano
vado con quelli che fino ad oggi mi hanno consentito di fare un
ottimo lavoro. Non voglio parlare di mercato alla vigilia di un
appuntamento importante come l'esordio in campionato. La società sa
tutto e si sta muovendo in perfetta sintonia col sottoscritto. Non mi
aspetto nulla se non scendere in campo per i tre punti».

Un'ultima battuta sui tifosi. Sono accorsi in massa al "Camp Nou",
saranno altrettanti a San Siro.

«Ne ho visti tantissimi e addirittura dal
terzo anello si facevano sentire. Mi fa piacere questo entusiasmo
figlio della gestione di Beppe Iachini e della dirigenza che, in
pochi mesi, hanno cambiato l'umore di una città e di una tifoseria.
Non posso prendere meriti per la passata stagione, anche se vincere a
Barcellona ha fatto piacere a tutti. Perché, allora, non ripeterci a
Milano?».

Nella foto Pegaso, Ciro Ferrara pronto al debutto blucerchiato in campionato.

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