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Maresca: «L’Europa? Piedi per terra e testa al Siena»

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Maresca: «L’Europa? Piedi per terra e testa al Siena»

Alla
fine la scelta è ricaduta sul 6 appena lasciato libero da Volta, un
numero in meno dell'amato 7, già occupato da Castellini. Accanto al
direttore Pasquale Sensibile, Enzo Maresca lo mostra orgoglioso nella
sala stampa del "Mugnaini", che ha fatto da scenario alla sua
presentazione ufficiale. «La mia volontà fin dall'inizio è stata
quella di cominciare questa avventura – dice il regista, già
convocato per la prima casalinga contro il Siena -. Non vedo l'ora
d'iniziare, di mettermi a disposizione e di aiutare il mister e i
compagni. Sono felice di essere qui e ho tanta voglia di fare bene».

Che
Sampdoria trovato?

«Ho
visto la prima partita domenica sera: la squadra è partita alla
grande, non è da tutti vincere a San Siro. Ci sono tanti giocatori
giovani e bravi, soprattutto a centrocampo. Gli anni
all'estero mi hanno fatto crescere e questa esperienza cercherò di
trasmetterla agli altri».

C'è
un nuovo compagno che ti ha impressionato più di altri?

«Vista
la partita di Milano, credo che Pedro sia un ragazzo interessante,
senza dimenticare Poli e tutti gli altri. La forza della società è
stata costruire e adesso si stanno raccogliendo i frutti».

Con
che occhio all'estero guardano al nostro campionato?

«Il
calcio italiano è un po' in difficoltà, l'immagine non è delle
migliori. Io credo comunque che il nostro settore sia come le altre
professioni e tutti gli aspetti della vita: è una ruota e sono
sicuro che, puntando sui giovani, torneremo ai livelli che ci
competono».

Quanto
ha inciso Ferrara nella tua scelta?

«Ferrara
è stato importante, come del resto lo è stata la volontà del
direttore e della società. Il mister mi stimava già da quand'era
calciatore e ora mi stima da tecnico. Questo mi fa piacere e mi fa capire che sto diventando vecchietto».

L'Europa
è il tuo palcoscenico naturale. Puoi tornarci con il Doria?

«L'obiettivo
della società è chiaro: una salvezza tranquilla che cercheremo di
raggiungere il prima possibile. Personalmente non mi piace parlare di
maggio e illudere la gente, voglio parlare della partita di domani.
L'obiettivo è il Siena: i tre punti di Milano avranno un valore se vinceremo
domani. Teniamo i piedi per terra. Sarebbe un errore montarsi la testa, abbiamo vinto una
partita e ce ne sono altre 37».

Quali
sensazione in vista del debutto a Marassi?

«Sarà
la prima davanti al nostro pubblico e penso ci siano tutti i
presupposti per far bene. Domani e sempre, davanti alla nostra gente
si dovrà cercare di portare a casa i tre punti».

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