Rosso a Romero, Eder non basta: doppio Amauri rilancia Parma
Impieghi
due settimane a preparare una partita, quella del riscatto – si spera
– dopo due sconfitte consecutive. Scendi in campo senza timori,
provando a farla, la partita. Non pungi, ma nemmeno rischi. Poi,
basta un episodio, e ti ritrovi in un sol colpo sotto di un gol e di
un uomo. Rientri in campo e prendi il secondo; accorci nel finale ma
non basta più. Visto l'andazzo, facile intuire che non sia davvero
momento propizio per la Sampdoria, costretta a Parma al terzo stop –
di fila – del suo campionato. Troppo facile, in periodi simili,
nascondersi dietro un dito, trincerarsi dietro il fato avverso.
Vietato accampare scuse e, soprattutto, scoraggiarsi. Occorre,
invece, guardarsi dietro e in faccia, imparando dagli errori,
analizzando cosa non gira, valutando dove migliorare e dove apporre
qualche accorgimento. Rimbocchiamoci le maniche e ricominciamo. Non
eravamo fenomeni prima, non siamo brocchi ora.
Schieramenti.
Proprio come aveva finito a Verona due settimane fa, Estigarribia
parte dalla linea dei difensori. Davanti a lui, al posto
dell'acciaccato Obiang, gioca Renan, all'esordio assoluto in Serie A.
L'altro brasiliano, Eder, torna titolare dal primo minuto nel
tridente con Maxi López e Krsticic. Se Ferrara cambia gli interpreti
ma non il proprio credo, Donadoni propone uno schieramento inedito e
speculare a quello blucerchiato: difesa a quattro, mediana a tre con
Marchionni mezzo destro, Biabiany-Amauri-Belfodil sul fronte
offensivo.
Velocità.
Sulla falsariga del tifo sugli spalti, coloratissimo, corretto e
amichevole, la contesa si rivela fin da subito briosa, piacevole e
interessante. Le due squadre si affrontano senza timori, senza
disdegnare buoni spunti in velocità. Di tiri in porta, però,
nemmeno l'ombra. Dopo una discesa di Gobbi al 22', Romero arresta con
la mano destra l'inserimento dell'ex Biabiany. Tre minuti più tardi
Maresca spaventa Mirante con un destro di controbalzo: la sfera
sibila alla destra del palo più lontano.
Rigore.
Sull'altra sponda è sempre Biabiany a creare maggiori grattacapi a
Costa e soci. Poco prima della mezzora, da posizione defilata, spreca
l'occasione del vantaggio; poco dopo la mezzora scatta sul filo del
fuorigico, arpiona un lancio di Valdes e si presenta a tu per tu con
Romero. C'è un contatto tra i due. Peruzzo lascia correre, il
giudice di porta no. Il rigore ci sta, ma l'espulsione per
l'argentino pare eccessiva. Fatto sta che Ferrara richiama Maxi e
mette Berni, spiazzato senza appello dal destro di Amauri.
Condanna.
Come con Roma e Napoli, il Doria si ritrova ad inseguire in dieci
contro undici. La strada si fa impervia. Quasi allo scadere Galloppa
dà forfait per Parolo e Berni devia sulla traversa un calcio di
punizione di Valdes, evitando il 2-0 che ne avrebbe saputo di
condanna. Dall'intervallo, i blucerchiati con Soriano in cambio di
Renan. Krsticic, ora gioca a sinistra in una sorta di 4-4-1, con Eder
unico terminale avanzato. Tutto vano perché la condanna
semi-definitiva arriva già al 7': Belfodil pennella dalla destra,
Amauri stacca e supera Berni per la seconda volta.
Sotto.
De Silvestri rileva Berardi, nel Parma Belfodil lascia il posto a
Pabon, subito a proprio agio e vicino al tris in due circostanze. Dal
possibile 3-0, il Doria si rifà sotto. Soriano mette Eder di fronte
a Mirante, che atterra il brasiliano e viene sanzionato con la
massima punizione. Non con il rosso però, a differenza dell'episodio
chiave della prima frazione. Dal dischetto va lo stesso Eder che, al
35', ci riporta in partita. Rossini è provvidenziale a deviare un
tiro di Biabiany a botta sicura, Berni, dal corner, vola
sull'incornata di Amauri, poi sul destro da fuori di Pabon, ultimo
sussulto dal pomeriggio del “Tardini".
Parma
2
Sampdoria
1
Reti:
p.t. 35' Amauri rig.; s.t. 7' Amauri, 35' Eder rig.
Parma
(4-3-3): Mirante; Rosi, Zaccardo, Paletta, Gobbi; Marchionni (32'
s.t. Ninis), Valdes, Galloppa (38' p.t. Galloppa); Biabiany, Amauri,
Belfodil (26' s.t. Pabon).
A
disposizione: Pavarini, Bajza, Macheachen, Morrone, Palladino,
Musacci, Acquah, N. Sansone, Fideleff.
Allenatore:
Roberto Donadoni.
Sampdoria
(4-3-3): Romero; Berardi (23' s.t. De Silvestri), Rossini, Costa,
Estigarribia; Munari, Maresca, Renan (1' s.t. Soriano); Krsticic,
Maxi López (34' p.t. Berni), Eder.
A
disposizione: Falcone, Castellini, Mustafi, Tissone, Poulsen, Savic,
Icardi.
Allenatore:
Ciro Ferrara.
Arbitri:
Peruzzo di Schio.
Assistenti:
Posado di Bari e Grilli di Gubbio.
Quarto
ufficiale: Passeri di Gubbio.
Giudici
di porta: Valeri di Roma 1 e Merchiori di Ferrara.
Note:
espulso al 34' p.t. Romero per gioco scorretto; ammoniti al 34' p.t. Costa, al 16' s.t.
Marchionni, al 32' s.t. Munari per proteste; al 42' p.t.
Rossini, al 34' s.t. Mirante per gioco scorretto; recupero 2' p.t. e 4'
s.t.; abbonati 9.102, voucher 181, paganti 5.501; terreno di gioco in
discrete condizioni.
Nella foto Pegaso, Edèr trasforma il penalty del 2-1 che non è bastato per evitare la sconfitta al "Tardini" col Parma.