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Ferrara sprona i suoi: «Proviamo a mettere l’Inter in difficoltà»

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Ferrara sprona i suoi: «Proviamo a mettere l’Inter in difficoltà»

Maresca
non ci sarà e neppure Obiang, fuori causa proprio come Pozzi e Krsticic.
Alla vigilia di Inter-Sampdoria, a Ciro Ferrara tocca fare – come di
consueto – il punto della situazione degli indisponibili. Una notizia buona, dalla conferenza di Bogliasco, stavolta c'è: «Maxi López
si allenerà regolarmente e quindi è convocabile. Di turnover ne
abbiamo fatto già abbastanza, anche se spesso è stato obbligato.
Non penso a grossi stravolgimenti, anche perché un turno
infrasettimanale, a differenza di chi gioca le coppe, non può creare
grossi problemi».

Giocare
fuori casa e contro un avversario di spessore come l'Inter può
creare meno tensioni ad una squadra in crisi di risultati?

«Visto
il momento non credo che possiamo pensare di stare sereni: è un
impegno contro una formazione forte, che sta attraversando un ottimo
momenti e noi abbiamo la necessità di conquistare punti. Dovremo
presentarci a Milano con l'intento di provare a mettere in difficoltà
l'Inter, così come ci è già capitato con grandi squadre come
Milan, Roma e Napoli».

In questi casi bisogna alzare la voce
o dare input diversi alla squadra?

«La squadra è molto giovane.
A volte un allenatore parla ai giocatori in termini “arrabbiati”,
ma vedo che i ragazzi stanno dando tutto quello che hanno a
disposizione. Il momento difficile è coinciso con infortuni e
squalifiche, che però erano evitabili, e quindi dobbiamo fare mea
culpa. Questo non ci ha permesso di essere sempre al completo. Io
devo dare coraggio, ma non ho da fare grossi rimproveri, dobbiamo
valutare gli errori, cercare di correggerli e rimboccarci le
maniche».

Ha pensato all'ipotesi di cambiare modulo?

«Leggo
critiche, alcune giuste, alcune infondate. Leggo che va cambiato il
modulo tattico. Con i ragazzi sto lavorando da tre mesi su questo
modulo tattico. A volte si fanno valutazioni senza conoscere le
situazioni dei ragazzi, il momento che stanno attraversando. Si parla
di 4-4-2 e di 4-3-1-2, due moduli che non possiamo ricoprire per
mancanza di esterni e perché l'unico elemento in grado di fare il
trequartista alle spalle delle punte è Juan Antonio che è stato
fuori per quattro mesi».

Eder però appare spesso troppo
distante dalla porta. Come pensa di ovviare a questo problema?

«Eder
gioca spesso lontano dalla porta, è vero. Però Eder può fare
questo tipo di lavoro, come fa Gomez nel Catania. Nessuno gli chiede
di stare largo o vicino alla bandierina: lui ha facoltà di entrare
fra le linee, accentrarsi e su questo continueremo a
lavorare».

Mancano i gol dei centrocampisti. Come mai?
«Poli
è il centrocampista che per caratteristiche ha maggior propensione
all'inserimento da dietro verso la porta, ma a tutti i nostri
centrocampisti chiediamo di poter andare al tiro quando capita
l'occasione».

Ritorna la difesa titolare, che però dovrà
vedersela contro i fuoriclasse nerazzurri. Teme di più l'ex Cassano
o gli ex rossoblù Milito e Palacio?

«Massimo rispetto per
l'Inter, una squadra composta da tanti campioni. Sarà un piacere
andarsi a confrontare con questa formazione: sicuramente i tre
davanti sono grandi fuoriclasse, non saprei scegliere un nome da
temere più di altri. Torna la difesa titolare, sì. È vero che i
nostri difensori conoscono Cassano, ma è anche vero che lui conosce
i nostri difensori e poi la conoscenza in questo caso non basta per
limitare le giocate di un campione come Antonio».

Cosa chiede
a Maxi López?

«Maxi sa perfettamente quello che deve fare: è stato importante
soprattutto all'inizio della stagione, perché ci ha permesso di
realizzare reti che ci hanno portato vittorie e punti. Ho bisogno di
stimolarlo a fare meglio, ma so quanto mi può dare».

Che
idee s'è fatto delle polemiche post Catania-Juve? Sarebbe favorevole
all'introduzione della moviola in campo?

«La moviola
sarebbe stata di grande aiuto in queste ultime giornate, però io non
credo sia da inserire se non per episodi chiave come il gol-non
gol. Così come il time-out: non credo sia giusto stravolgere troppo
questo sport».

Visto il vostro periodo-no, pensa che l'Inter
possa sottovalutare l'impegno di mercoledì?

«Non credo che
l'Inter possa sottovalutare la Sampdoria, commetterebbero un errore
imperdonabile per una formazione come la loro che vuole rimanere
agganciata al vertice della classifica. L'Inter è una squadra
composta da campioni e i campioni difficilmente sbagliano partita».

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