Poli e Icardi illuminano il derby: 3-1, Genova è nostra
Chi
non lo prova non sa che gioia ti dà dentro, su otto volte almeno una
fare centro. Dopo sette batoste consecutive, la Sampdoria si rialza e
la gioia non può essere che immensa, bellissima, meravigliosa. Il derby della paura diventa il nostro derby. Il derby di una squadra in emergenza e giovanissima per età media, ma aggressiva, determinata e volitiva fin dal calcio d'inizio. Una squadra che vorremmo sempre così come in questa fredda e magica notte di Marassi, in cui la nostra Genova si è riscoperta più blucerchiata che mai.
Abbottonati.
Ferrara sceglie uno schieramento piuttosto abbottonato. Mustafi,
Gastaldello, Rossini e Costa compongono il pacchetto arretrato,
protetto qualche metro più avanti da Maresca regista arretrato di un
centrocampo di centrali: Krsticic e Poli agiscono in posizione più
laterale con licenza di assistere l'unica punta Icardi, all'esordio da titolare, mentre spetta a Munari e Obiang il compito di far legna. Al
7' Kucka e Immobile scappano in contropiede, Romero respinge il
sinistro del centravanti ex Pescara. Un minuto dopo lo slovacco testa
dalla distanza i riflessi dell'argentino, che stavolta blocca senza
patemi. Anche Borriello ci prova al 12', el Chiquito fa ancora bella
figura.
Infilzati.
Sulla sponda opposta, invece, alla prima occasione utile, Frey deve
inchinarsi. Già, perché Andrea Poli mette fine ad un
digiuno di gol blucerchiati lungo 70 partite proprio in una
stracittadina. Al 16' il 16 trevigiano arpiona un tiro sbilenco di
Maresca e si ritrova dentro l'area, in posizione regolare e
liberissimo di infilzare il Grifone sotto la Nord. È il centro
numero 100 nella storia dei derby. La Samp fa festa e prende di petto
la paura. Rabbiosi, rapidi, sempre primi sul pallone: il vantaggio ci
dà coraggio e accende la contesa. Ne fanno le spese Icardi, Moretti
e Munari, i primi a finire sul taccuino di Mazzoleni.
Bis
e sprechi. Finirebbe anche nel tabellino il giovane argentino, poco
dopo la mezzora, se solo la sua mira facesse il paio con l'astuzia di
eludere Frey in uscita con un pallonetto. Poco male perché la
seconda gioia è soltanto rimandata. Icardi regge il confronto fisico
con Granqvist e lascia partire un destro che Frey non trattiene. Al
resto ci pensa Bovo, maldestro nel depositare la sfera nella propria
porta. Il Doria ringrazia e spreca il tris allo scadere ancora con
Maurito, troppo tenero con l'estremo francese nel momento di
freddarlo per la terza volta. Proprio come Munari, pochi istanti
dopo.
Vigore.
Nell'intervallo Del Neri rivoluziona i rossoblù richiamando Bovo e
Tozser e inserendo Vargas e Bertolacci. Quest'ultimo apre a Immobile
il corridoio per battere a rete: destro secco, Romero neutralizza.
Gli ospiti ora attaccano con maggior vigore, Jankovic ci fa tremare
da calcio piazzato, Ferrara fa il primo cambio al 21': Krsticic
lascia il posto a Estigarribia. Ma è il Genoa ad accorciare sugli
sviluppi di un corner. Immobile risolve al 28' una mischia in area
doriana e dà vigore alle velleità di rimonta, quasi completa al
34', ma Vargas col destro non inquadra la porta lasciata sguarnita da
Romero.
Sigillo.
Maresca per Tissone, Rossi per Sampirisi sono le mosse per il
convulso rush finale. Che ci vede trionfare quando Maurito decide di
chiuderla. Tissone lo lancia nello spazio, il numero 98 mette il
proprio sigillo sulla stracittadina numero 105. La Lanterna è
nostra, blucerchiata, of course.
Sampdoria
3
Genoa
1
Reti:
p.t. 16' Poli, 36' Bovo aut; s.t. 28' Immobile, 44' Icardi.
Sampdoria
(4-1-4-1): Romero; Mustafi, Gastaldello, Rossini Costa; Maresca (38'
s.t. Tissone); Krsticic (21' s.t. Estigarribia), Munari, Obiang,
Poli; Icardi (44' s.t. Soriano).
A
disposizione: Berni, Falcone, Renan, Castellini, De
Silvestri, Savic.
Allenatore:
Ciro Ferrara.
Genoa
(4-4-2): Frey; Sampirisi (38' s.t. M. Rossi), Granqvist, Bovo (1'
s.t. Vargas), Moretti; Jankovic, Tozser (1' s.t. Bertolacci), Kucka,
Antonelli; Borriello, Immobile.
A
disposizione: Tzorvas, Donnarumma, Melazzi, Merkel, Seymour,
Hallenius, Canini, Said.
Allenatore:
Luigi Del Neri.
Arbitri:
Mazzoleni di Bergamo.
Assistenti:
Niccolai di Livorno e Manganelli di San Giovanni Valdarno.
Quarto
ufficiale: Iannello di Novi Ligure.
Giudici
di porta: Rocchi di Firenze e Romeo di Verona.
Note:
ammoniti al 23' p.t. Icardi, 27' p.t. Moretti, 28' p.t. Munari, al
12' s.t. Kucka, al 25' s.t. Antonelli, 36' s.t. Sampirisi per gioco
scorretto; recupero 3' p.t. e 4' s.t.; abbonati 20.059, paganti
14.291; terreno di gioco in non perfette condizioni.