Maresca illude, la Samp regala la ripresa: 3-1 Catania
Regali
davanti, regali dietro. È vero che a Natale si è tutti più buoni, ma la Sampdoria esagera e divaga sul tema della generosità
verso gli avversari e torna dall'ultima trasferta del 2012 con un altro pugno di mosche in mano. Del resto, per restare agli ultimi tempi, lo
avevamo già sperimentato contro l'Udinese. La Serie A è questa: se
porgi l'altra guancia, prendi degli schiaffi. Sotto l'Etna ne abbiamo
presi tre che bruciano parecchio, soprattutto perché a ferire per
primo eri stato tu e perché avresti potuto raccogliere punti pesanti su un campo difficile per chiunque.
Pressione.
Il pomeriggio del "Massimino" comincia col giallo, il colore del
cartellino per Salifu entrato duro su capitan Maresca dopo nemmeno un
giro d'orologio. Dopo cinque Romero si prende un rischio enorme: su
punizione a rientrare di Lodi, l'estremo argentino lascia passare sul
secondo palo, dove Bergessio devia senza però trovare la porta. Poco
prima del quarto d'ora, Maran deve già cambiare: Salifu,
infortunato, cede il passo a Paglialunga. Izco lo ruba a Tissone e va
alla conclusione dalla distanza, fuori come il tiro di Bergessio su
involontario assist di Rossini al minuto 20. La pressione catanese
c'è e si fa sentire.
Rigore.
Al 25' Tissone verticalizza per Icardi, il cui sinistro fuori misura
spezza la supremazia rossazzurra durata per metà tempo. Il Doria si
riassesta e affonda il colpo. Krsticic si butta su un pallone che
sembrava di Andujar e lo appoggia all'indietro per Icardi. Dopo un
destro ribattuto, Maurito salta Bellusci, poi Marchese e infine viene
agganciato da Legrottaglie. Siamo al 29', nel cuore dell'area,
Giacomelli assegna il rigore e ammonisce il centrale ex Juve. Sul
dischetto si presenta Maresca, che spiazza Andujar ed esulta
annunciando un bebè in arrivo.
Proteste.
Un altro baby, Icardi, avrebbe tempo e modo per raddoppiare al 34'.
Lanciato in contropiede il numero 98 si beve Bellusci ma spreca sul
più bello la palla del raddoppio. Passa un niente e Maresca deve
arrendersi per un problema muscolare: Ferrara arretra il raggio
d'azione di Poli e sceglie la carta Eder. E mentre il Catania si
lamenta per un presunto contatto tra Romero e Bergessio, il
brasiliano prova subito, ma senza fortuna, a sorprendere Andujar sul
proprio palo. Le proteste dei padroni di casa continuano fino al
duplice fischio e proseguono nel tunnel che porta negli spogliatoi.
Ribaltone.
Si riparte col Catania all'arrembaggio e con la Samp che dà la
sensazione di poter far male in contropiede. All'8' Eder inventa
infatti per Icardi: ne nasce un destro che dovrebbe scendere ma che
termina altissimo sopra la traversa. Dal gol sbagliato al gol subìto
il passo è – ahinoi – davvero breve. Il semi-esordiente Paglialunga
raccoglie al limite un invito di Bergessio e fulmina Romero senza
appello. I blucerchiati in maglia bianca non reagiscono e al 20'
subiscono ancora. Il ribaltone si consuma dalla corsia di sinistra.
Marchese la butta dentro alla disperata e pesca la testa di
Bergessio, lasciato colpevolmente solo nell'area piccola. 2-1 e
situazione ribaltata.
Regali.
Il 2-1 spezza le gambe alla banda di Ferrara, costretta a rincorrere
e a fare senza Mustafi, sostituito al 23' da Castellini. Al 36' il
mister tenta il tutto per tutto richiamando Poli e inserendo Pozzi.
Una mossa che non serve a nulla perché l'assalto finale porta
soltanto il 3-1 di Castro, tris gentilmente offerto dalla
retroguardia doriana in vena di paciughi. Adesso la Lazio, adesso basta regali.
Catania
3
Sampdoria
1
Reti:
p.t. 29' Maresca rig.; s.t. 10' Paglialunga, 20' Bergessio, 45'
Castro.
Catania
(4-3-3): Andujar; P. Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Marchese; Izco,
Lodi, Salifu (14' p.t. Paglialunga); Barrientos, Bergessio, Castro
(47' s.t. C. Capuano).
A
disposizione: Frison, Messina, Potenza, Spolli, Rolin, Morimoto,
Augustyn, Ricchiuti, Keko, Doukara.
Allenatore:
Rolando Maran.
Sampdoria
(4-1-4-1): Romero; Mustafi (23' s.t. Castellini), Rossini, Costa,
Berardi; Maresca (39' s.t. Eder); Krsticic, Obiang, Tissone, Poli
(36' s.t. Pozzi); Icardi.
A
disposizione: Da Costa, Berni, Estigarribia, Renan, Poulsen, De
Silvestri, Soriano.
Allenatore:
Ciro Ferrara.
Arbitro:
Giacomelli di Trieste.
Assistenti:
Meli di Parma e Preti di Mantova.
Quarto
ufficiale: Galloni di Lodi.
Giudici
di porta: Celi di Bari e Doveri di Roma 1.
Note:
ammoniti al 2' p.t. Salifu, al 28' p.t. Legrottaglie, al 42' p.t.
Bellusci, al 25' s.t. Tissone per gioco scorretto, al 10' s.t. Eder
per proteste; recupero 2' p.t. e 3' s.t.; terreno di gioco in non
perfette condizioni.