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Nella calza c'è l'impresa: doppio Icardi, “Juve Stadium” conquistato in dieci

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Nella calza c'è l'impresa: doppio Icardi, “Juve Stadium” conquistato in dieci

Niente carbone, solo dolce. E pure tanto. Dolce come il sapore di un'impresa memorabile, che resterà nella storia, non solo blucerchiata. Sotto di una rete e in dieci contro undici per due terzi di partita, la Sampdoria conquista tre punti d'oro in un impianto, lo "Juventus Stadium" di Torino, finora espugnato soltanto dall'Inter due mesetti fa. I Campioni d'Italia e d'inverno in carica trovano una brutta sorpresa nella calza della Befana bianconera: trovano una formazione, quella di Delio Rossi, capace di tenerle testa fino al 95' e di cominciare col piede giusto un 2013 da proseguire con lo stesso piglio. E scoprono un giovane talento chiamato Mauro Icardi, sontuosa arma letale doriana di quest'ultimo match del girone d'andata.

Urto.
Recuperato Romero, il tecnico riminese vara il 3-5-2 provato in
settimana. A distanza di 344 giorni dall'ultima volta, Palombo torna
in campo con la maglia blucerchiata. Accanto a lui, regista della
difesa, mordono capitan Gastaldello e Costa. A destra sbuffa Berardi,
dalla parte opposta tocca all'ex Estigarribia. In cabina di
pilotaggio opera Krsticic mentre Obiang e Poli completano da
intermedi un centrocampo fatto in casa, con il compito di assistere
il duo di punta Eder-Icardi. Compatto, corto, intraprendente, il
Doria regge l'urto Il primo sussulto è bianconero e arriva all'11':
Padoin salta Poli e serve Giovinco all'indietro, troppo precipitoso e
dunque impreciso nella conclusione.

Rigore.
Proprio Poli, ammonito qualche istante prima, avrebbe l'opportunità
di riscatto al 18'. Peluso tocca maldestro, la palla arriva al numero
16, il cui sinistro alla camomilla è facile preda di Buffon.
Decisamente più complicato il riflesso di Romero sul tocco
ravvicinato di Giovinco su assist smorzato di Pogba: la manona
dell'argentino vanifica tutto. Ma la capitolazione è soltanto
rimandata. Minuto 23: Berardi incespicando atterra Marchisio appena
dentro l'area, Valeri accorda il rigore, che lo stesso Giovinco non
sbaglia, malgrado la corretta intuizione di Romero.

Ingenuità.
La reazione blucerchiata non si fa attendere. Eder pareggia presto,
ma l'arbitro vede un fallo di Icardi su Buffon in uscita. Passa un
nulla e siamo già sull'altra sponda, dove Berardi rischia l'autogol
su traversone di Padoin. Dall'angolo Romero risolve una terribile
mischia sulla linea. Il discorso, però, si complica tremendamente
poco dopo la mezzora, quando Berardi, già ammonito in occasione del
penalty, ferma una ripartenza di Barzagli, si becca il secondo
giallo e una doccia anticipata. Enorme ingenuità, giusto così. Poi
Valeri giudica bene un contatto tra Matri e Palombo in area doriana.

Maurito
1
. Il primo tempo si chiude con Estigarribia che sfiora il pari su
calcio di punizione e con Bonucci, anch'egli già ammonito per una
gomitata sul volto di Icardi, graziato dall'arbitro per una
simulazione. Il secondo si apre con De Silvestri al posto di
Estigarribia e il Doria che schiera con un 4-3-2 più consono alla
situazione di emergenza. E al 7' viene premiato. Krsticic lancia
Icardi in profondità, Maurito brucia Peluso e calcia di prima
intenzione, Buffon non fa il suo dovere e i blucerchiati festeggiano
per l'1-1, tutt'altro che immeritato. Al 17' Conte tenta il tutto per
tutto con gli ingressi di Vucinic (per De Ceglie) e Quagliarella (per
Matri), ma vicina al raddoppio va subito la Samp.

Maurito
2
. Poli si coordina alla bene e meglio e, da posizione
invitantissima, spreca col mancino un immane lavoro di Eder sulla
fascia destra. Il Doria non si scoraggio e insiste. Il brasiliano
scappa in contropiede pochi minuti dopo: il suo slalom termina docile
tra le mani di Buffon. Non può nulla, il capitano della Nazionale,
sulla potenza di Icardi. Maurito stavolta riceve al limite da Obiang
e non incrocia. Stavolta il destro fulminante è sul primo palo. Al
minuto 24' siamo in Paradiso. Gli errori di mira di Vucinic – un
destro che sfonda la traversa prima, un tap-in ciccato da due passi
poi – ci tengono in vita.

Bravi.
Si entra nel quarto d'ora finale e anche Rossi adesso cambia. Lo
stremato Eder fa spazio a Munari, Tissone rileva l'appena ammonito
Krsticic. Si soffre, ma la Juve non riesce a trovare la quadra; anzi,
nel recupero i bianconeri perdono Marchisio infortunato. E perdono
anche la seconda partita da queste parti. È storia, ormai. Dopo
l'Inter, noi. Bravi ragazzi, avanti così.

Juventus   
1
Sampdoria
2

Reti:
p.t. 24' Giovinco rig.; s.t. 7' e 24' Icardi.
Juventus
(3-5-2)
: Buffon; Barzagli, Bonucci, Peluso; Padoin, Pogba (26' s.t.
Giaccherini), Pirlo, Marchisio, De Ceglie (17' s.t. Vucinic); Matri
(17' s.t. Quagliarella), Giovinco.
A
disposizione:
Storari, Branescu, Caceres, Vidal, Isla, Marrone.
Allenatore:
Antonio Conte.
Sampdoria
(3-5-2):
Romero; Gastaldello, Palombo, Costa; Berardi, Obiang,
Krsticic (35' s.t. Tissone), Poli, Estigarribia (1' s.t. De
Silvestri); Eder (31' s.t. Munari), Icardi.
A
disposizione:
Da Costa, Berni, Renan, Castellini, Mustafi, Poulsen,
Rossini, Savic.
Allenatore:
Delio Rossi.
Arbitro:
Valeri di Roma 2.
Assistenti:
Di Fiore di Aosta e Costanzo di Orvieto.
Quarto
ufficiale:
Bianchi di Lucca.
Giudici
di porta:
Celi di Bari e Ostinelli di Como.
Note:
espulso al 32' p.t. Berardi per doppia ammonizione; ammoniti al 17'
p.t. Poli, al 23' p.t. Berardi, al 26' p.t. Pogba, al 38' p.t.
Bonucci, al 30' s.t. Krsticic, al 42' s.t. Peluso per gioco
scorretto, al 38' s.t. Romero, al 48' s.t. Pirlo e Icardi per
comportamento non regolamentare; recupero 1' p.t. e 5' s.t.; abbonati
27.442, paganti 10.959; terreno di gioco in buone condizioni.

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