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Aste del Match: su Etwoo l'unica maglia dedicata al Presidente

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Aste del Match: su Etwoo l'unica maglia dedicata al Presidente

Questa è la storia di una maglia mai indossata ma fortemente vissuta. Il proprietario era a Bogliasco quando ha chiesto ai compagni di mettere un firma, un ricordo, un pensiero. Sono quei momenti in cui basta uno sguardo. I ragazzi hanno voluto lasciare la loro testimonianza proprio sulla t-shirt di Angelo Palombo, uno dei primi acquisti dell'era Garrone, sicuramente tra i primi che, dal 2002 a una settimana fa, hanno vissuto la Sampdoria come una seconda pelle.

Miracolo. L'era Novellino, poi Mazzarri, Del Neri e quel giorno in cui parve, a
entrambi, di aver toccato il cielo con un dito. Un cielo sempre più
blu come cantava Rino Gaetano e lo stadio, a squarciagola. Tanto da far
venire i brividi anche ad un uomo saggio e misurato come Riccardo
Garrone. I ragazzi ballano, e con loro balla il Presidente come un bambino. A ricordarci che nulla come il calcio unisce le
persone nonostante l'età, la classe sociale, le origini, il mestiere,
l'abito che indossi. Quel giorno fu qualificazione ai preliminari di
Champions League,  un miracolo vissuto solo vent'anni prima, nella Genova blucerchiata. Un'altra squadra, un altro presidente, un altro calcio.

Figliol prodigo. Ma lui, Riccardo Duccio Garrone con quella Samp c'entrava eccome. A ricordarlo una scritta formata da 3 lettere sulla
maglia che amava, una sigla che parla chiaro, delle foto un po'
ingiallite, ma mai sbiadite. Il blucerchiato non sbiadisce mai, ecco il
miracolo di questi colori. Palombo c'era quel giorno. Quando Garrone
fece il giro di campo con una sciarpa, per festeggiare l'Europa. C'era
anche un anno dopo, a chiedere scusa alla Sud per una retrocessione
assurda, figlia della sfortuna e di alcuni errori che nessuno – è questo
che fa grande un presidente – ha mai negato. Ma è bastato un anno e
la Samp è tornata dove merita di stare e Palombo a vestirne i colori.
Quei colori che solo per pochi mesi non sono stati più i suoi. Il figliol prodigo prende la maglia firmata dalla squadra e la porta con sé.

Lacrime. Aspetta, vuole prima regalare l'ultima grande prestazione a Duccio. Non si può sbagliare oggi, il Presidente ci guarda. E
da lassù avrà esultato, proprio com'era abituato a fare quando occupava
la sua poltroncina nella tribuna di Marassi. E magari stavolta gli è scesa anche
qualche lacrima per quello stadio che lo abbracciava e lo salutava, per
quei giocatori che correvano, dribblavano e segnavano a ripetizione e
poi guardavano in cielo, forse a cercarlo, forse a ad aspettarsi un
complimento. E lui, che della riservatezza e del pudore aveva fatto uno
stile di vita, per una volta si sarà sciolto, si sarà comportato da
tifoso e avrà gioito come come uno dei tanti della Gradinata. Come
quella volta con Palombo, dopo la qualificazione ai preliminari della
Coppa più bella.

Orgoglio. Il Presidente che se ne è andato una settimana fa ha
avuto dalla sua squadra e dalla sua gente quell'omaggio che si
riserva ai gentiluomini. La partita che avrebbe voluto vedere e che
sicuramente, dall'alto avrà visto. Ben giocata, tatticamente perfetta e
con gli sprazzi di talento di un ragazzino, un predestinato che un
giorno, chissà, potrebbe occupare, nel cuore dei tifosi, quel posto che
fu di Vialli e Mancini. Pieno di orgoglio, alla fine del match, accanto agli spogliatoi, anche Angelo Palombo ha potuto firmare la maglia. Non ha mai avuto paura di non onorare questo impegno ma adesso può dirlo: questa è per te Duccio, sarai sempre con noi.

Etwoo. Da qualche minuto e fino alle 22.00 di mercoledì 6 febbraio, la numero 17 blucerchiata – autografata da tutta la squadra prima di Sampdoria-Pescara e dedicata alla memoria del Presidente – la trovi cliccando su Etwoo, il portale italiano delle aste di beneficenza. Per fare la tua offerta per la sesta Asta del Match clicca qui.

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