Rossi non si fida dell’Atalanta: «Ci vorrà la migliore Sampdoria»
A ventiquattro ore e poco più dalla
trasferta di Bergamo, mister Delio Rossi torna a parlare di fronte ai
microfoni dei media dopo una buona dose di video-tattica e un'intensa
seduta di rifinitura in quel di Bogliasco. «Veniamo
da una gara fatta non bene – comincia il tecnico blucerchiato -. Ora riattacchiamo subito la spina e
lavoriamo partita per partita. Nella mia testa la sfida più
importane è quella di domani, poi ci concentreremo su quelle che
verranno. L'Atalanta
è un avversario molto ostico: è una squadra che per DNA è abituata a soffrire, per cui va presa con
le molle. Ci vorrà la migliore Sampdoria».
Ha ritrovato alcuni nazionali solo
nelle ultime ore, come li ha trovati?
«Romero
ed Estigarribia hanno fatto giusto l'allenamento di rifinitura, gli
altri invece si sono allenati bene. Il metro di valutazione però me
lo dà la partita: se domani a fine gara mi farete di nuovo la
domanda su come li ho trovati, ve lo saprò dire meglio».
Con lo stop di Costa, si propone un
ballottaggio Rossini-Mustafi. Chi
giocherà?
«Mi
è già capitato di dover sostituire un difensore, ma è la
prima volta che devo sostituire un giocatore sul centrosinistra. Sto
facendo le mie valutazioni, ma di certo sarà uno tra Rossini e
Mustafi a giocare. La notte mi porterà consiglio».
Sulla sinistra oltre all'assenza di
Costa c'è anche la grana Estigarribia, che è tornato in Italia solo
poche ore fa. Ci dobbiamo aspettare una piccola rivoluzione?
«Stasera
deciderò. È
chiaro che ho in testa qualcosa».
In questi quindici giorni,
approfittando della pausa per gli impegni delle nazionali, sono stati
svolti sotto la cura dei suoi collaboratori molti test
atletici. Si
può dire che i ragazzi stiano bene?
«Innanzitutto
voglio chiarire che il programma è stato deciso da me, e che
ovviamente i miei collaboratori hanno dato una mano nel monitorare il
tutto. Avevamo bisogno di un riscontro non solo oculare, ma anche
oggettivo. Avevamo bisogno di dati veri e propri. Servivano dei test
per vedere il grado della preparazione fisica, dato che non è
stata curata da noi. E devo dire che è buona, i ragazzi stanno
bene».
Dopo Bergamo, arriveranno tre partite di fila sul campo di
Marassi. È in quella
sequenza di gare che la Samp dovrà ottenere la sua salvezza?
«Se
ragionassimo in questi termini ci faremmo del male. Dobbiamo pensare
ad ogni sfida volta per volta, come se la prossima partita fosse
l'ultima di campionato, tenendo bene a mente che in 90 minuti non si
ottengono più di tre punti. Ai miei giocatori dico sempre: bisogna
attaccare la palla sul primo calcio d'angolo come se fosse l'ultimo.
Se si vuole ottenere il massimo, secondo me, bisogna fare così,
perché non sai se seguiranno altri corner. E così anche per le
partite. Ogni tabella può essere sovvertita, per cui è inutile fare
calcoli».
Un anno fa, quando era alla guida
della Fiorentina, venne al "Mugnaini" per preparare una sfida
delicata contro il Genoa. Giocaste molto bene. Ora è il Siena di
mister Iachini ad essere ospitato in casa della Samp. Glielo ha consigliato lei di venire qui?
«Quella
volta non andò bene, perché meritavamo di vincere e invece
pareggiamo solamente. Comunque non ho consigliato io Iachini, non
sono la persona indicata. Devo dire che personalmente preferisco
ricevere qualche consiglio più che darlo. Credo invece che Iachini
si sia trovato talmente bene qui da voler ritrovare quell'ambiente
dove ha compiuto una vera impresa e dove sarà sempre il benvenuto».