Derby, pari e patta: la Samp scappa con Eder, Matuzalem fa 1-1
L'avevamo sognata in modo diverso. E, fino alla mezzora del secondo tempo, tutto sembrava andare proprio in quella direzione. La vendetta perfetta, quella che va consumata fredda. Eder Citadin Martins la piazza sotto la Nord, la Sampdoria tiene e non concede nulla. Si soffre, si lotta, si sta in trincea. Alla fine, però, sulla ruota del derby di Genova esce un pareggio – bruttino, a onor del vero -, un risultato che mancava dal 2007 e che ci lascia un buon margine sulla zona-retrocessione.
Goduria. Caricata dallo spettacolo dei suoi tifosi, la partita, fin da subito, la fa la Samp, schierata in formazione tipo. Gli altri la mettono
invece sulla cattiveria, al punto che Krsticic, al 12', è costretto
in barella da un'entrata killer di Matuzalem. Il brasiliano resta in
campo, il serbo no. Misteri e ingiustizie del calcio. Munari, poco
dopo il quarto d'ora, prende il posto dell'azzoppato Nenad. Ma il
contrappasso è vicino. Dietro il palo alla destra di Frey, quello
che il destro di Eder, al 28', tramuta in una sponda vincente e da
goduria assoluta. La punizione a filo d'erba del nostro brasiliano fa tremare la
Nord ed esplodere la Sud. È lo 0-1 con cui si va all'intervallo.
Cambi.
I rossoblù escono dal tunnel con un 4-3-3. Negli spogliatoi resta
Pisano, Vargas agisce sulla sinistra, Immobile si allarga a destra.
Il Doria conferma gli stessi undici, ma al 6' anche l'eroe del
pomeriggio getta la spugna per un problema al polpaccio. A far coppia con Icardi va Sansone.
Ballardini cambia a sua volta quando scocca il 15': fuori Immobile,
dentro Floro Flores. I rari pericoli per la porta di Romero, i
genoani li creano esclusivamente dalla bandiera: il brivido più
grosso corre sulle nostre schiene al 26', Kucka prende la mira, la difesa respinge alla
bene e meglio.
Doccia
fredda. Difesa che al minuto 33 perde Costa, espulso per doppio
giallo – forse troppo frettolosamente – dopo un fallo su Floro
Flores. La doccia fredda non arriva da sola: Matuzalem s'inventa un cross dalla distanza che diventa un tiro e, soprattutto, una parabola beffarda e imprendibile che s'insacca
all'incrocio più lontano. Romero è battuto, 1-1. Rossi si cautela con
Mustafi (per Estigarribia), Ballardini si gioca la carta Rigoni (per
Moretti). Il contraccolpo psicologico negativo sposta l'inerzia della
gara dalla parte dei rossoblù, che rischiano il sorpasso quasi allo
scadere: Gastaldello alza in corner rischiando a sua volta l'autogol. Nessun contrappasso stavolta. Finisce in parità.
Genoa
1
Sampdoria
1
Reti:
p.t. 28' Eder; s.t. 35' Matuzalem.
Genoa
(5-3-2): Frey; Pisano (1' s.t. Vargas), Granqvist, Portanova,
Manfredini, Moretti (36' s.t. M. Rigoni); Kucka, Matuzalem,
Antonelli; Borriello, Immobile (15' s.t. Floro Flores).
A
disposizione: Tzorvas, Donnarumma, Olivera, Jankovic, Jorquera,
Cassani, Tozser, Nadarevic.
Allenatore:
Davide Ballardini.
Sampdoria
(3-5-2): Romero; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Poli,
Krsticic (15' p.t. Munari), Obiang, Estigarribia (36' s.t. Mustafi); Icardi, Eder (6' s.t.
Sansone).
A
disposizione: Da Costa, Berni, Renan, Maresca, Castellini, Maxi
López, Berardi, Poulsen, Rossini.
Allenatore:
Delio Rossi.
Arbitro:
Orsato di Schio.
Assistenti:
Tonolini di Milano e Giordano di Caltanissetta.
Quarto
ufficiale: Di Fiore di Aosta.
Giudici
di porta: Banti di Livorno e Ciampi di Roma 1.
Note:
espulso al 33' s.t. Costa per doppia ammonizione; ammoniti al 12'
p.t. Matuzalem, al 26' p.t. De Silvestri, al 30' s.t. Palombo, al 48'
s.t. Borriello per gioco scorretto, al 12' s.t. Granqvist e Costa, al
42' s.t. Munari e Vargas per comportamento non regolamentare, al 13'
s.t. Moretti per proteste; abbonati 13.357, paganti 15.861; recupero
2' p.t. e 5' s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.