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Delio Rossi tra bilanci e futuro: «Vogliamo finire bene»

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Delio Rossi tra bilanci e futuro: «Vogliamo finire bene»

Bagagli pronti, ultimo
viaggio del campionato alle porte. Penultima conferenza bogliaschina
per mister Delio Rossi, che, sul tema del viaggio, ha impostato buona
parte della sua esperienza blucerchiata cominciata a metà dicembre.
La destinazione di giornata si chiama Roma, la Roma biancoceleste, una stazione
che il mister conosce bene e dalla quale, domani pomeriggio, potrebbe
passare qualche altro treno. «Io devo tener conto che per noi è
stata una settimana anomala – racconta in conferenza stampa -. Ho
bisogno comunque di vedere qualcuno dei ragazzi visti meno finora,
da me e dalla società. Con me giocano sempre gli stessi? Se facessi
giocare altri, qualcuno mi muoverebbe rilievi simili. Nel telaio ho
adeguate alternative, per esempio Castellini e Renan si sono fatti
trovare pronti».

Obiettivo.
«Io ero arrivato un girone fa – prosegue Rossi -, quando firmai non
avevo visto il calendario che prevedeva Lazio, Juve e Milan. Siamo
comunque arrivati al traguardo: abbiamo avuto un momento difficile,
con 3 punti in 7 partite, ma abbiamo centrato l'obiettivo e questo
conta, anche se nella considerazione della gente partire in un certo
modo e finire in un altro condiziona il giudizio esterno. Il bilancio
e un obiettivo? Credo un'analisi complessiva vada fatta a bocce
ferme, a fine stagione. Vogliamo finire bene ed essere i primi tra le
neopromosse».

In
linea
. «In allenamento abbiamo sempre lavorato in un certo modo, ma
a darti la fotografia, la valutazione globale della rosa, è sempre
la partita – continua il mister il proprio pensiero -. Io penso 24
ore al giorno a come migliorare la Sampdoria e un'idea me la sono
fatta su tutto. Se fossimo partiti male e avessimo finito in
crescendo avremmo forse dato un'impressione diversa. Forse all'inizio
siamo andati sopra l'asticella, ora da qualche tempo sotto, ma siamo
in linea».

Derby.
Stuzzicato sulla supremazia cittadina, Delio Rossi esprime
un'opinione chiara: «Il derby è il sale della vita, però alla
lunga non è la priorità. Io sono per le cose "pro", non
per quelle "contro": se mi dicessero "tu arrivi in
Europa League" oppure "gli altri vanno male", non
avrei dubbi, sceglierei la prima opportunità».

Avversari.
«Quando torno dove mi sono trovato bene, è sempre bello – spiega
passando all'argomento-Lazio -, ma farò il mio dovere perché il
campionato va onorato. È una squadra che negli ultimi due anni è
arrivata quarta, il valore è quello. Esordio di qualche giovane in
vista? Io non regalo nulla: mi sembra giusto far giocare sempre i
migliori e poi ho in campo dei '92 e '93, se non son giovani questi!».

Futuro.
Infine, inevitabile un riferimento all'argomento principe degli
ultimi mesi: il rinnovo del contratto. «Il problema del rinnovo del
contratto non c'è mai stato. Quando sono arrivato, se avessi voluto
avrei potuto ottenere un biennale, me lo potevo permettere, ma la
società aveva già tre allenatori a libro paga e i loro staff.
Allora io ho detto: conosciamoci, vediamo, intanto centriamo
l'obiettivo adesso la programmazione ha il senso di fare sempre
meglio. Scedenze? Ne parleremo nei prossimi giorni. Quanto a cifre e
termini usciti, sono cose sciocche e non veritiere».

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