Derby SLA, l’appello di Vialli: «Genova, sorprendici positivamente»
Rivederlo là, al centro dell'attacco, con il 9 stampato dietro la schiena, ci farà di sicuro pulsare il cuore. Lui con il 9, l'altro con il 10. Brividi lungo la schiena. Storia che s'intreccia a poesia e scivola nel mito. Proprio come noi, Luca Vialli, tra gli organizzatori del Derby SLAncio di Vita, non aspetta altro che arrivi lunedì sera. «Sarà
una bellissima occasione per tutti noi – racconta l'ex bomber blucerchiato presentando la stracittadina benefica del 27 maggio -. Poterci rincontrare dopo
tanto tempo e soprattutto ricordare una fase del nostro percorso da
calciatori e di uomini assolutamente straordinario. Un'occasione in
più per ringraziare una città bella e calorosa come Genova e tutti
coloro i quali in quell’ormai lontano 1991 vissero, credo di poter
dire, un'emozione incredibile e senza paragoni. Certamente non
dimentico poi l'aspetto filantropico e la nostra volontà, attraverso
questa gara e questo evento, di poter raccogliere fondi importanti
per la ricerca contro la SLA».
Come
procede l'organizzazione dell'evento?
«Procede
tutto secondo i piani dal punto di vista prettamente organizzativo.
Mi ha fatto un enorme piacere riscontrare una percentuale di adesioni
all'iniziativa praticamente totale da parte di quelli che saranno i
protagonisti sul campo. Sono praticamente tutti a disposizione e
anche chi è vittima di qualche acciacco di troppo ha comunque una
gran voglia di esserci e di tornare a Marassi. Tutti faranno il
possibile per non mancare a questo appuntamento».
Che
serata si prefigura?
«Sarà
certamente una serata divertente e spettacolare in cui allegria,
sorrisi faranno il paio con lacrime ed emozione. Tutto nel ricordo
anche di persone speciali per la Genova del calcio quali Paolo
Mantovani, Riccardo Garrone, Franco Rotella e Gianluca Signorini.
Sarà, spero, una serata da non dimenticare con una cornice di
pubblico degna delle grandi occasioni. E questo è anche il mio
appello: chi ha nel cuore certi ricordi e chi ha vissuto quell'epoca
lunedì non può davvero mancare».
Hai
già sentito i tuoi compagni in queste ore? Aspettative per la
partita?
«Tutti
mi hanno assicurato che tireranno la stampella oltre l'ostacolo. E se
lo spettacolo offerto non sarà degno della cornice allora vorrà
dire che sarà giusto definirci "vecchie glorie" o come
preferisco dire io "leggende". Di certo in campo ci saranno ex
professionisti tutti attorno alla cinquantina, quindi non aspettiamo
magie o colpi ad effetto. Credo che l'importante in un contesto di
questo genere sia innanzitutto divertirsi. Così facendo sono sicuro
che di riflesso sapremo offrire uno spettacolo gradevole a tutti. E
poi comunque sia un derby è sempre un derby, spero più all’inglese
che all’italiana».
E
il bomber come sta?
«Beh,
il bomber ha disputato un paio di partitelle a cinque per provare a
risvegliare quel che da anni è addormentato. Non nascondo di avere
qualche piccolo problemino ad un polpaccio, ma un tempo dovrei e
potrei sostenerlo. Nel caso comunque, se dovrò gettare la spugna, ci
sarà Alviero Chiorri pronto a subentrare e a risolverla. Detto ciò
penso che almeno una volta nella nostra carriera il Mancio dovrà e potrà anche correre per me, visto che io a ruoli inversi
l'ho fatto per anni».
Lo
abbiamo già detto, ma è importante ribadirlo. Sarà una
serata-evento tutta da vivere con un fine a dir poco lodevole…
«Noi,
come Fondazione Vialli e Mauro, cerchiamo sempre di proporre
iniziative sì utili, ma che possano anche risultare per così dire
dilettevoli, ovvero che siano anche un divertimento per chi vi
partecipa attivamente. Per coloro i quali ci guardano e guarderanno,
speriamo tanti, il focus sarà invece quello legato alla raccolta dei
fondi. Questo evento non si discosta affatto da quelli che usualmente
organizziamo e patrociniamo. Noi senza dubbio ci divertiremo ed
emozioneremo. Speriamo di poter raccogliere una cifra importante
sempre nel solco della grande trasparenza che contraddistingue tutte
le attività della Fondazione. Destineremo il ricavato a “Goals”,
un progetto di ricerca da 55.000 euro sulla diagnosi
precoce della SLA, e
si spera possa rimanere anche qualcosa per tutti gli altri progetti
già in essere. Ogni euro derivato dalla raccolta dovrà essere
rintracciabile. In questo noi vogliamo essere garanti tra chi dona e
chi realmente fa ricerca. E la ricerca è sì utile, ma anche
decisamente costosa».
Che
risposta si aspetta Luca Vialli da Genova?
«Non
lo so. Ammetto di non riuscire a fare previsioni. Al momento la
prevendita, a dire il vero, viaggia un po’ così così. Ma spero in
una bella giornata e logicamente di conseguenza in uno stadio pieno.
Spero si possano vedere diverse generazione sedute le une accanto
alle altre. Anche chi adesso è solo un ragazzo e nel 1991 non era
nemmeno nato, ma magari ha sentito parlare di noi. Spero si possa
ripetere il successo del primo Derby SLAncio di vita disputato a
Torino due anni fa. E spero, seppur in un momento decisamente
difficile per tutti, che Genova ancora una volta possa arrivare a
sorprenderci positivamente. Questo lo spero ed è logicamente anche
il mio accorato appello».
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