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FootballAvenue: anche la Sampdoria al forum curato da Ludovica Mantovani

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FootballAvenue: anche la Sampdoria al forum curato da Ludovica Mantovani

Ci sarà anche l'U.C. Sampdoria tra le oltre 50 aziende protagoniste di FootballAvenue, il primo forum dedicato
all'area Marketing & Logistics nel panorama del calcio italiano e internazionale, in programma tra i prossimi giovedì 27 e venerdì 28 giugno allo "Juventus Stadium" di Torino. A curare il tutto è Ludovica Mantovani, figlia dell'indimenticabile Paolo, che vanta una lunga esperienza dietro le quinte del Marketing blucerchiato e oggi
impegnata nell'organizzazione di eventi non soltanto a sfondo sportivo.

Temi. In particolare, la giornata sarà dedicata agli incontri business to business tra club e aziende, e a
una serie di conferenze incentrate su quattro temi strategici nell’attuale panorama del Calcio
internazionale: "Football & home stadium: uno stadio di proprietà 7 giorni su 7"; "Football &
emerging realities: le nuove realtà del calcio"; "Football & education: il calcio è un gioco"; "Football &
new media: come poter interagire con sponsor e tifosi".

Relatori. Ciascun panel prevede la presenza di relatori di eccellenza, italiani e internazionali. Tra questi,
Gianni Rivera, presidente Settore Giovanile Scolastico FIGC, scelto dall'UEFA per presentare il
Grassroots Program, Yan Qiang, editore cinese di NetEase, Özgür Gündoğan, direttore commerciale della Telekom Turk Arena, Andrea Abodi, presidente della Lega Nazionale
Professionisti Serie B e il dottor Gianpaolo Tosel, Giudice Sportivo della Lega Nazionale
Professionisti Serie A.

Obiettivo. «Marketing e logistics possono essere strumenti al servizio del successo sportivo – spiega Ludovica
Mantovani -. FootballAvenue nasce con l’obiettivo di fare dialogare tutte le componenti che
gravitano intorno al mondo del Calcio. Un forum per conoscere e conoscersi, confrontarsi e
misurare la nostra realtà con quelle dei paesi emergenti e i benchmark internazionali. Per l’Italia si
tratta di un format innovativo, a noi piace considerarlo un calcio d’inizio, o
meglio, l’inizio di una nuova cultura del calcio e del business nel nostro paese».

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