Numeri, applausi e gavettoni: la nuova Sampdoria si presenta alla Sud
Festa doveva essere e festa è stata, come sarebbe piaciuto a Riccardo Garrone. Il presidente amava l'appuntamento della presentazione ufficiale: la Sampdoria e la sua gente unite in un ideale abbraccio di calore e colori al cospetto della Sud gli facevano brillare gli occhi. Ci aveva preso gusto a partire da quel lontano 2002 e non vedeva l'ora di tornare là, sciarpa blucerchiata per le mani, a sventolare ai piedi della Gradinata la sua passione per la sua ballerina.
Passerella. Stavolta non c'era, Duccio, tra le quattro torri rosse di Marassi, ma di sicuro, ovunque egli sia, ha avuto certamente modo di rallegrarsi sapendo che la tradizione è continuata. Lo ha fatto con la sua famiglia – capitanata dal successore Edoardo – in prima fila in Tribuna d'onore; lo ha fatto con alcuni dei suoi ex collaboratori – da Beppe Marotta a Beppe Iachini, passando per Walter Novellino, Gigi Del Neri, Mimmo Di Carlo e tanti altri -; lo ha fatto grazie all'immancabile conduzione di Corrado Tedeschi, accompagnato da Matteo Cantile nell'incalzante passerella della nuova rosa sul prato del "Ferraris" e bagnato dal solito gavettone finale.
Numeri. Una kermesse trasmessa in diretta dalle telecamere di Samp TV, ripresa dall'alto con l'ormai famoso drone di Flyonaction e pure da una telecamera GoPro, portata in campo da uno dei ragazzi più applauditi: Lollo De Silvestri. Come lui i vari Angelo Da Costa, Sergio Romero, Daniele Gastaldello, Angelo Palombo, Nenad Krsticic, Pedro Obiang, Eder Citadin Martins, Nicola Pozzi, l'ultimo arrivato Manolo Gabbiadini e tutti gli altri hanno riassaporato o scoperto per la prima volta il gusto di essere acclamati dalla gente del Doria, che proprio durante la kermesse ha potuto scoprire i numeri di maglia.
10. Tra le tante conferme – giù viste all'opera contro l'Olympique de Marseille -, spicca di sicuro una novità: il numero 10 se l'è preso il serbo più amato dai tifosi, una maglia pesante che Nenad, il nostro Nenad, saprà certo portare, con orgoglio e fedeltà, sulle proprie larghe spalle da sampdoriano.