Test internazionali: il bilancio dei cinque sampdoriani

Non si colora di blucerchiato l'amichevole di lusso dell'"Olimpico" di Roma. Nel test pre-ferragostano dedicato a Papa Francesco, l'Argentina batte l'Italia per 2-1 (20' Higuaín, 48' Banega, 76' Insigne) e Sergio Romero e Lorenzo De Silvestri restano a guardare in panchina. Come loro Zsolt Laczkó, che allo stadio "Puskás Ferenc" di Budapest ha assistito da bordocampo all'1-1 tra l'Ungheria e la Repubblica Ceca (al vantaggio di Kozák al 23' ha risposto Dzsudzsák su rigore al 57').

Minutaggio. Un pochino meglio, sul piano del minutaggio accumulato, è andata a Nenad Krsticic. Il centrocampista ha calcato per la mezzora finale il prato del "Mini
Estadi" di Barcellona, subentrando a Duricic al 61' della sconfitta di
misura della Serbia con la Colombia (1-0 di Guarín all'89'). Meglio, in fatto di risultato, è andata infine a Bartosz Salamon, in campo dall'86' per
Klich, colui che dopo quattro minuti aveva aperto le marcature del 3-2
della sua Polonia sulla Danimarca (di Eriksen al 18', Braithwaite al
45', Sobota al '59 e ZIeliński al '60 le altri reti della gara di Gdańsk).