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Rossi amaro: «Non siamo riusciti a raccogliere i frutti»

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Rossi amaro: «Non siamo riusciti a raccogliere i frutti»

«Dobbiamo fare come
Ulisse: tapparci le orecchie e andare avanti».
Scomoda l'uomo dell'ingegno per eccellenza, Delio Rossi, nel
tentativo di dare una spiegazione ad una partita affrontata alla pari
contro una grande Roma e persa solo per un episodio. «Dopo
il derby ero perplesso – svela l'allenatore blucerchiato – ma queste ultime
due partite sono state indicative: abbiamo fatto quello che dovevamo
fare, anche se non siamo riusciti a raccogliere i frutti».

Bicchiere. «Fatico
a dare un giudizio su questa gara – rincara la dose il tecnico romagnolo
-. Fino al loro vantaggio mi pare che le occasioni più nette le
avessimo avute noi, ma con con le squadre forti è così: fai un
errore e lo paghi caro. La Samp questa sera ha dimostrato, pur con
qualche limite, che ci può stare in questa categoria, anche se è
chiaro che dopo una sconfitta si tende a vedere il bicchiere mezzo
vuoto».

Assetto. «In
settimana ho detto che avrei fatto dei cambi, e uno di questi era la
difesa a quattro. Ho preferito giocare con due difensori puri – spiega Rossi riguardo all'esclusione di Palombo -. Credo che Angelo
dia il massimo quando viene impiegato in una retroguardia a cinque
oppure a centrocampo, non con questo assetto di gioco».

Cambi. «De
Silvestri? Il ragazzo era stanco – spiega il mister – e
Gavazzi mi sembrava aver ancora gamba per fare bene. A proposito di
Gavazzi devo dire che ha disputato una grande gara». In merito
ai cambi c'è anche chi chiede come mai Bjarnason sia stato
utilizzato sulla fascia. «Bjarnason – risponde Delio – con la sua
nazionale gioca esterno, è un centrocampista. Sta facendo un po' di
fatica perché è arrivato da poco più di 10 giorni e non parla
l'italiano. Lo stesso Wszolek in questo senso è un po' indietro, ma
un allenatore deve convivere anche con questo».

Prescindere.
Poi, per finire, una riflessione sul duo di centrocampo
Obiang-Krsticic, che sembra non avere ancora ingranato. «Sono
due ragazzi che stanno un po' soffrendo: lo scorso anno han dato
molto. Proseguendo cresceranno – assicura Rossi concludendo -, e saranno un
valore aggiunto, anche perché non possiamo prescindere da loro».

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