Rossi: «A San Siro convinti di giocare meglio di loro»
«Sembra
strano dirlo ma contro la Roma ho visto dei miglioramenti e abbiamo
le caratteristiche per poter giocare in questa maniera».
Questa maniera è il 4-4-2. Un modulo che Delio Rossi mai aveva proposto per la sua Sampdoria ma che, alla vigilia della trasferta nella San Siro rossonera, il tecnico blucerchiato sembra intenzionato a riproporre, malgrado il risultato di mercoledì sera sia stato negativo. «Non concediamo tantissimo – sottolinea in conferenza stampa -, ma quei pochi errori che facciamo li paghiamo a caro prezzo . Penso sia
un discorso di attenzione e convinzione, di fiducia nel compagno. Non
vorrei che ci focalizzassimo troppo sul sistema di gioco: in campo
vanno undici giocatori e, in questa categoria, si portano punti a casa vincendo i
duelli individuali».
Un
vantaggio affrontare i rossoneri senza Balotelli?
«No,
perché non credo che al suo posto giocherà un Primavera. Se non ci
sarà Balotelli, ci sarà Robinho; se non ci sarà Robinho ci sarà
Niang. Le grandi squadre si vedono da questo: possono far ruotare i
giocatori».
Ritroverà
Andrea Poli. Lo rimpiange?
«Poli
è un ragazzo che con noi ha fatto benissimo, ha dato tanto per
questa maglia. Ha avuto un'opportunità e l'ha presa al volo: se ti
chiama il Milan è difficile dire di no. Gli faccio i migliori
auguri, noi ma dobbiamo guardare avanti. E magari cercare dei nuovi
Poli, questo sì».
Qual
è la ricetta per tornare in pista?
«In
questo momento, come nei film di Perry Mason, ogni cosa che dici può
essere ritorta contro di te. Le parole non servono: il mio compito è
quello di dare fiducia e serenità ai giocatori. In questo momento
siamo obbligati a mettere i tappi di cera nelle orecchie, non ci sono
altre strade. Ci facciamo soltanto del male se pensiamo all'anno
scorso, a chi c'era e a chi non c'è più. Ora dobbiamo fare bene con
questi giocatori: abbiamo un ciclo difficile e dopo 10 partite
tireremo le somme».
Come
valuta la classifica?
«Di
sicuro, se avessimo i due punti in più di Bologna, saremmo in linea
di galleggiamento e non si parlerebbe in questi termini. A mio avviso
l'unica partita che abbiamo toppato è il derby; le altre, pur con
qualche difficoltà, ce le siamo giocate.
È per questo che dico che, anche quest'anno, abbiamo
le possibilità di centrare l'obiettivo».
Come
potrebbero tornare utili Salamon e Palombo in una difesa a quattro?
«Salamon
si sente più difensore, anche se in passato ha giocato a centrocampo
e l'esperienza mi dice che non puoi far fare a un giocatore una cosa
in cui non crede. Palombo, secondo me, con un 4-4-2 è più utile a
centrocampo perché dietro hai bisogno di più fisicità. Se invece giochi a cinque
il ruolo lo fa dieci metri più indietro. In linea di massima penso di avere dimostrato di non nutrire pregiudizi nei confronti di nessuno: a me interessa che
vada bene la Sampdoria. La Sampdoria è il bene supremo, le situazioni personali
vengono sempre dopo».
Dopo
il Milan verranno cinque scontri diretti. Potranno dire molto sul
vostro campionato?
«Cercando di ragionare partita per partita, ora dobbiamo pensare al Milan.
Sulla carta sembra una sfida proibitiva ma dobbiamo andare a San Siro
con la convinzione di giocare meglio di loro. Se giochiamo alla pari, perdiamo di sicuro. Questa gara è
fondamentale, alle altre ci penseremo a tempo debito».
Terza
partita in sette giorni. Qual è lo stato di forma del gruppo?
L'eventuale assenza di Gastaldello potrebbe indurla a cambiare
modulo?
«Ho
bisogno di fare l'allenamento e valutare le condizioni degli
acciaccati. Oggi si prepara la partita, un'idea di base ce l'ho, poi
voglio vedere.
In
rosa non abbiamo due o tre fenomeni che se mancano quelli dobbiamo
stravolgere tutto: siamo una buona squadra se facciamo il nostro ma
penso che nessuno sia insostituibile».