Cuore rossoblucerchiato: la Genova del calcio dona 50.000 euro ai negozianti alluvionati
Nemmeno stavolta non c'è stato fango che abbia tenuto. Con un'incredibile tenacia i genovesi colpiti dall'alluvione hanno assorbito l'ennesimo – durissimo – colpo e si sono rialzati, come sempre del resto. Lo hanno fatto con le proprie mani, lo faranno ancora meglio grazie a chi – anziché le mani – usa i piedi per professione. Stiamo parlando dei calciatori delle due squadre genovesi, la Sampdoria e il Genoa, uniti in una meravigliosa azione solidale comune a sostegno di Non c'è fango che tenga.
Dono. Grazie al contributo dei rossoblucerchiati e dell'Associazione Italiana Calciatori, l'iniziativa ideata nel 2011 e riproposta quest'anno dalla parrocchia di Santa Margherita di Marassi per sostenere concretamente gli artigiani e i negozianti colpiti dal nuovo dramma dello scorso ottobre, ha potuto donare la bellezza di 50.000 euro.
Consegna. L'importante cifra – suddivisa in tanti assegni, più o meno economicamente consistenti a seconda della gravità dei danni subiti – è stata consegnata questa sera a decine di negozianti di Borgo Incrociati, della Foce, di Brignole e di Staglieno. Nella chiesa di piazza Rosmini capitan Daniele Gastaldello, Angelo Palombo, Pedro Obiang e Luca Rizzo, portabandiera dello spogliatoio del Doria, e i due genoani Luca Antonelli e Alessandro Matri, accompagnati dall'avvocato Leo Grosso in rappresentanza dell'AIC, si sono incaricati del gesto. Gesto splendido di civiltà, appartenenza e umanità.