Mihajlovic aggredisce l’Empoli: «Fatti e non parole: torniamo a vincere»
«Fatti e non parole». Sinisa Mihajlovic chiude la conferenza di presentazione della gara contro l'Empoli citando una frase che spesso torna nelle stanze di Corte Lambruschini. Dopo il tanto chiacchiericcio sollevatosi a seguito del k.o. di Roma, il tecnico serbo rilancia la sua Sampdoria, derubricando la sconfitta coi biancocelesti ad 'incidente di percorso': «Ho voluto credere ai miei giocatori: siamo stati troppo brutti per essere veri, per cui quella sconfitta è solo un caso, un episodio. A parte la prima mezzora, siamo stati poco intensi e abbiamo fatto tanti errori, senza mai avere una reazione: la Samp più brutta dell'anno. In altri tempi mi sarei infuriato, ma visto quello che stanno facendo i miei ragazzi non posso arrabbiarmi troppo. Mi prendo tutte le responsabilità per quanto successo e mi scuso coi tifosi, ora la responsabilità è dei miei giocatori, che domani dovranno dimostrarmi che tutto ciò che è successo è stato un episodio».
Travolti. Nell'altra metà del campo ci sarà però una formazione in salute: l'Empoli non perde da sette turni e si esprime su buoni livelli. «Incontriamo un'ottima squadra – dice Sinisa elogiando i toscani -, che produce un bel calcio. Devo fare i complimenti a Sarri per quello che sta facendo. Tuttavia, l'Empoli è la nostra portata, e noi dobbiamo riscattarci. I miei sanno quello che voglio. Ci è già capitato di perdere qualche partita in malo modo, ma poi i nostri avversari sono stati travolti. Come dopo l'Atalanta, un anno fa, in una partita che è simile a quella con la Lazio. I miei ragazzi non mi deluderanno».
Reazione. Potrebbe essere una partita difficile? «In Serie A tutte le partite sono difficili – replice l'allenatore doriano -, ma noi siamo più forti dell'Empoli. Ci sono Tavano e Maccarone, ma molti giocatori biancoblù vengono dalla B. Sanno giocare bene, facendo un gioco tra i migliori d'Italia; e i miei se ne sono accorti, guardando i video. Tuttavia giochiamo a casa nostra e abbiamo sempre reagito dopo aver perso, per cui questo è quello che mi aspetto da loro».
Atmosfera. Comunque sia, in attesa di poter utilizzare i rinforzi di gennaio, quella di Marassi sarà una formazione ricca di cambi. «Ci sono giocatori che stanno meglio di testa di altri – illustra l'uomo di Vukovar -, sono meno preoccupati e più motivati. Le voci di mercato possono distrarre, in particolare i più giovani. Dobbiamo essere abituati a gestire il calciomercato, se lavoriamo in questo ambiente; e in questo senso i giocatori più esperti mi stanno aiutando. Penso comunque che in questa settimana abbiamo messo le cose a posto: non ammetto calciatori distratti sinché sono qui, devono essere presenti con testa e fisico. Abbiamo recuperato quel gruppo, quell'atmosfera, che ci ha permesso di stare in alta classifica».
Muriel. Via il Gabbia, ecco Correa e Muriel. «Muriel è l'unico giocatore sul mercato che può sostituire Gabbiadini – commenta Mihajlovic, ben felice delle operazioni condotte sino ad ora dalla società -, perché è completo e offre grandi varianti di modulo. Può fare la prima come la seconda punta, e pure l'esterno, esattamente come Gabbiadini, per quanto con caratteristiche differenti». Solo questo? «Il ragazzo ha grandi colpi – riprende – e ha dimostrato ottime qualità, esprimendosi ad alti livelli, anche se con qualche intoppo di troppo, non solo per colpa sua. La Sampdoria però è l'ambiente ideale per riprendersi, l'ho sentito ed è motivato. Dipenderà molto da me e da miei ragazzi se farà bene, ma soprattutto da lui. Tra qualche giorno sarà qui e vedremo come sta».
Correa. Senza dimenticare El Tucu. «Correa è un talento – racconta l'allenatore slavo -, è molto giovane e ha tanto da dimostrare. Il suo cartellino è stato pagato bene e deve dimostrare di valere altrettanto». Poi ci potrebbe essere anche Eto'o, ma Sinisa continua sulla linea intrapresa da quando siede sulla panchina doriana: «Non parlo dei giocatori che non giocano per la mia squadra. Di Muriel e Correa ho parlato solo perché hanno firmato».
Bergessio. Okaka verso la panchina? «È quasi certo che riposi – dice annuendo ai cronisti -, ho fatto riposare altri e ora tocca a lui. Chi giocherà? Bergessio, è naturale che sia lui, è l'altra prima punta che abbiamo. Questa per lui è un'occasione. Si è allenato bene, ha sempre dato il massimo, e ora voglio vedere l'attaccante che ho visto a Catania».
Gennaio. Qualcosa da dire al presidente Ferrero? «Il presidente, quello che dice fa – replica secco ai giornalisti, allontanando gli interrogativi di carta che avevano accompagnato questi giorni di trattative -, è una persona che mantiene le promesse. A proposito di mercato, ci manca ancora qualcosa, visto che sono andati o andranno via tre esterni come Gabbiadini, Sansone e Fedato. Ma gennaio è lungo, per cui col tempo faremo qualche operazione».
Difesa. Tanto si è detto delle punte, ma poco della difesa, reparto al quale si aggregherà Coda, che proprio come Muriel scenderà in macchina dal Friuli dritto sino a Bogliasco. «Lo conosco – dichiara ai media Miha -, si aggiungerà ai nostri difensori. Abbiamo tre titolari, e poi Fornasier, che potrebbe partire. Romagnoli come sta? Ieri si è allenato e oggi farà la sessione per intero».