Basta Eder: la Sampdoria fa i fatti, Empoli battuto di misura
Fatti e non parole. Lasciare stare la forma – striminzita e pure un po' sofferta – dell'1-0, ma la Sampdoria torna a vincere, e lo fa contro un avversario che godeva – e gode – di ottima salute. L'Empoli arrivava a Genova forte di sette risultati utili consecutivi; utili, appunto, per mantenere gli azzurri fuori dalla zona ad alta sofferenza, ma non abbastanza da frenare Eder Citadin Martins, tifone incontenibile per tutta la lunghezza della gara, la prima stagionale al "Ferraris" senza il presidente Massimo Ferrero. Gara che, cancellata la Lazio, ci ha ridato il successo e anche il sorriso.
Scelte.
Per la prima volta in questa Serie A, Okaka comincia dalla panchina:
a far coppia con Eder c'è Bergessio. De Silvestri si riprende la
corsia destra mentre accanto a capitan Gastaldello difende Silvestre.
Nel reparto mediano Duncan vince le primarie con Rizzo e Krsticic; a
Soriano viene affidato il compito di innescare i compagni tra le
linee come al quarto d'ora, quando Obiang, dal limite, costringe Sepe
al primo intervento del pomeriggio.
Equilibrio.
La banda di Sarri si
conferma avversario tosto: regna l'equilibrio ma le occasioni dicono
Samp. Eder spaventa ancora l'estremo azzurro al 22', Vecino dritto
per dritto solletica Viviano al 36'. Prima dell'intervallo, l'Empoli
effettua il primo cambio – fuori Verdi, dentro Zielinski -, e Duncan
si beve con classe la difesa toscana: Sepe lo ferma sul più bello.
Quinto.
Al pronti via del secondo tempo, Eder allerta Sepe che lo blocca
senza patemi. È la prova generale del vantaggio che si materializza
al 4'. Il brasiliano scambia con Bergessio e fulmina, sul palo più
lontano, la squadra che lo portò in Italia. Il quinto gol in
campionato del numero 23 carica la Sud e gli undici campioni,
imprecisi con Palombo nel non sfruttare un'invitante punizione da
buona posizione. Al 13' Mchedlidze
rileva Maccarone, al 19' Okaka sostituisce Bergessio e la gara pare
addormentarsi. Pucciarelli prova a svegliarla al 27', Viviano gli si
oppone coi guantoni.
Fatti. Al
34' entrano Rizzo (per l'applauditissimo Duncan), Tavano (per
Vecino); al 42' Mihajlovic concede la standing ovation a Eder,
inserendo Krsticic. Okaka spreca l'opportunità del raddoppio. Per allontare i brividi finali c'è il fischio caldo di Tommasi. I fatti parlano chiaro: la Samp di Mihajlovic ha infranto ogni record in fatto di campionato a tre punti. 30 quelli raccolti ad una giornata dal giro di boa. E non è ancora finita qui.
Sampdoria 1
Empoli 0
Reti:
s.t. 4' Eder.
Sampdoria
(4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Gastaldello, Silvestre, Regini;
Obiang, Palombo, Duncan (34' s.t. Rizzo); Soriano; Eder (42' s.t.
Krsticic), Bergessio (19' s.t. Okaka).
A
disposizione: Da Costa, Romero, Romagnoli, Rizzo, Djordjevic,
Fornasier, Lulic, Wszolek, Cacciatore, Ivan.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Empoli
(4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Rugani, Barba, Mario Rui; Vecino (34' s.t.
Tavano), Valdifiori, Croce; Verdi (42' p.t. Zielinski); Pucciarelli,
Maccarone (13' s.t. Mchedlidze).
A
disposizione: Pugliesi, Bassi, Laurini, Perticone, Signorelli,
Laxalt, Bianchetti, Aguirre.
Allenatore:
Maurizio Sarri.
Arbitro:
Tommasi di Bassano del Grappa.
Assistenti:
Giallatini di Roma 2 e Longo di Paola.
Quarto
ufficiale: Tegoni di Milano.
Arbitri
addizionali: Guida di Torre Annunziata e Abisso di Palermo.
Note:
ammoniti al 24' p.t. Mario Rui, al 36' p.t. Hysaj, al 14' s.t.
Palombo per gioco scorretto; recupero 3' p.t. e 3' s.t.; abbonati
18.077 (rateo gara 155.730 euro), paganti 1.870 (incasso netto 30.097
euro); terreno di gioco in discrete condizioni.