Mihajlovic: «Bravo Eto’o, grazie Gasta. Ma ora battiamo il Torino»
Un girone dopo riecco il Torino e Giampiero Ventura. All'andata due perle di Gabbiadini e Okaka regalarono a Sinisa Mihajlovic e alla sua Sampdoria il primo successo stagionale. Domani, domenica, sarà un'altra storia. «Cosa mi
aspetto all'"Olimpico"? Una gara difficile, come sempre del resto – esordisce il mister in conferenza -. Non era facile nemmeno cinque mesi fa, ma
fummo bravi a non subire gol e a realizzare ciò che avevamo creato.
Loro arrivano da 7 risultati utili consecutivi, in cui hanno fatto 12
punti, solo la Juve ha fatto meglio. Sono una squadra in forma, hanno
un grande allenatore che stimo molto. Dopo le coppe si sono ripresi e
stanno dimostrando il loro valore; ma se giochiamo da Samp abbiamo
tante possibilità di portare a casa punti».
Dubbi.
Le condizioni dei blucerchiati sono abbastanza buone, come conferma lo stesso tecnico di Vukovar. «Siamo quasi
al completo. Soltanto Rizzo ha un piccolo stiramento perciò non è
disponibile, gli altri sono tutti a disposizione. Okaka? È in dubbio
per giocare ma sta bene. Dubbi he ho diversi su come giocare e chi
far giocare».
Ruoli.
Come fare i giocare i nuovi acquisti è un argomento tra i più
gettonati del momento. «Adesso abbiamo tre giocatori nuovi: Muriel,
Coda ed Eto'o – spiega Mihajlovic -. Ci manca qualcosa per essere al completo: la società
è al lavoro spero che si riesca concludere e che finalmente si
chiuda questo mercato che ha rotto le scatole a tutti. Vedremo Muriel
quando tornerà a disposizione e vedremo quando sarà a posto Eto'o.
Sui ruoli dipende da vari fattori, dagli avversari, dalla forma dei
singoli. Eto'o può fare la prima o la seconda punta o l'esterno
d'attacco, adesso no perché non è pronto ma penso che lo possa fare
al pari di Muriel. Dipende dal loro ritorno alla condizione, vedremo.
Vedremo se avremo problemi di abbondanza o di carenza, ma siamo
ottimisti».
Esempio.
Ottimisti ma realisti. «Eto'o? Impossibile vederlo dall'inizio a
Torino. Giocherà quando avrà condizione e intensità giuste. Io non
guardo i nomi, per adesso non mi dà garanzie per farlo partire
titolare. Potrebbe fare qualche minuto a partita in corso con la sua
classe e la sua esperienza, ma non da esterno. Poi vedremo dove e
come utilizzarlo. Come l'ho trovato? Sono molto contento di lui. Mi
ha colpito l'umiltà con la quale si è rapportato con i ragazzi,
sembrava quasi che si vergognasse. Cerca di dare consigli e
incoraggiare i compagni; compagni che nei contrasti hanno un po' di
timore reverenziale nei suoi confronti ma dovranno abituarsi, è la
selezione naturale. Ho chiesto a Eto'o di dare sempre l'esempio, in
tutto e per tutto, perché è il giocatore più rappresentativo e ha
il dovere di farlo. Se dovesse giocare esterno si sacrificherà, con
caratteristiche diverse da Gabbiadini ed Eder, ma lo farà e quando
sarà in forma ci darà una mano».
Ex. Dalle punte doriane si passa a parlare di quelle ex doriane, oggi in granata, due avversari temibili. «Quagliarella
è uno che in ogni situazione e in ogni modo può risolvere le partite. Maxi López è lo
stesso, quando ha la testa può fare la differenza come a Catania e come ha fatto
qualche volta qui a Genova. Spero riesca a dimostrare quello che si
merita. Di sicuro ci daranno filo da torcere».
Gasta. Infine un saluto, quello a Daniele Gastaldello, seduto alla sinistra del mister e pronto a lasciare la Sampdoria dopo sette stagioni e mezzo. «Volevo
ringraziare pubblicamente Gas per quello che ha fatto per la Sampdoria e
per me – chiosa commosso Sinisa -. Dispiace a tutti ma è giusto cambiare, andare a cercare motivazioni e magari più spazi altrove. Daniele è un bravo ragazzo, una bellissima persona e un grande professionista. Sono contento per lui
che vada in un'ottima società. Lo ringrazio per ciò che con Angelo ha fatto per me, queste sono cose che non si dimenticano».