Osti con soddisfazione: «Grazie presidente, squadra rinforzata»
Soddisfazione.
Rafforzamento. Obiettivo immutato. Per farne sintesi, ecco cosa ha
detto il diesse blucerchiato Carlo Osti in un'intervista esclusiva a
Samp TV, a margine della presentazione di Ezequiel Muñoz: «Io e la
società siamo soddisfatti di questa finestra di mercato. Abbiamo
lavorato in modo da non indebolire la squadra nel presente e di
rafforzarla in ottica futura, e di questo dobbiamo essere grati al
presidente Ferrero. Tolto Gabbiadini, non abbiamo fatto partire nessuno dei titolari, mantenendo l'ossatura della squadra, a differenza di altri che si hanno perso i loro pezzi pregiati. Ci siamo poi ritrovati a lavorare su due inserimenti
nell'ultima fase di mercato, dopo le partenza di Krsticic e
Gastaldello, ma abbiamo acquistato Acquah e Muñoz, che sono due
profili giovani e di qualità».
Inserimenti. «Il
mercato dei difensori centrali non è facile – commenta il
direttore sportivo, pienamente convinto delle scelte societarie -,
anche grandi squadre hanno pescato in Serie B. Per noi prendere Muñoz
è una grande soddisfazione: è giovane ed è un ottimo giocatore.
Anche di Acquah siamo molto contenti: è un centrocampista con
grande forza fisica e tempi di inserimento. Quello che ci mancava».
Otto. Non
solo loro, però: gli acquisti del mercato invernale sono stati ben
otto, compresi Duncan, che verrà riscattato a fine stagione, e
Bonazzoli, a Genova da giugno. «È stato un grande mercato –
prosegue parlando a Samp TV -, che ha seguito quello che era stato fatto in
estate. Abbiamo una squadra giovane, con grandi margini
crescita e che suscita l'interesse di tanti. Inoltre, stiamo
guardando al futuro. Da molto tempo non veniva fatto alla Sampdoria
un calciomercato simile. La squadra è fortemente competitiva,
e anche l'obiettivo resta quello della parte sinistra della classifica, siamo attrezzati per poterci inserire nel caso qualcuno davanti rallentasse».
Abbondanza. «Correa
è un talento – continua -, che sta crescendo in fretta e presto
speriamo di far parlare di lui in tutta Italia. È stato un acquisto
in ottica futura. Di tutto questo bisogna ringraziare il presidente
Massimo Ferrero che mi ha permesso di lavorare al meglio». Anche a livello tattico. «Nell'ultima parte del periodo con Gabbiadini – si
avvia Osti alla conclusione -, Mihajlovic è andato sul 4-3-1-2,
passando all'occorrenza al 4-3-3. Ecco perché non abbiamo preso un
rincalzo a sinistra, ma abbiamo fatto delle scelte diverse. Tante gente in attacco? L'abbondanza non dà
problemi».